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Save the Children, ANCI e Rete G2 lanciano la Campagna "18 anni in Comune

Sono circa 15.000 i ragazzi e le ragazze tra i diciassette e i diciotto anni, nati in Italia e di origine straniera potenzialmente destinatari nel 2012 della campagna “18 anni ….in Comune!” di ANCI, Save the Children e Rete G2 - Seconde Generazioni. La Campagna viene lanciata oggi a Roma con l’obiettivo di sollecitare il maggior numero di Sindaci ad informare tempestivamente le seconde generazioni – cioè i minori nati in Italia da genitori stranieri - sulle modalità di acquisizione della cittadinanza al compimento della maggiore età.

Questi ragazzi secondo l’attuale normativa, possono diventare italiani se, oltre a essere stati registrati all’anagrafe, hanno risieduto legalmente in Italia fino alla maggiore età e senza interruzioni(1). Per farlo occorre presentare una richiesta al Comune di residenza entro il diciannovesimo anno di età. Il problema è che gran parte di loro non è a conoscenza del fatto che per fare domanda hanno solo un anno di tempo a partire dalla maggiore età.

Proprio per questo è nata l’esigenza di una campagna informativa che, estendendo positive esperienze già avviate da alcuni Comuni italiani, si rivolge ai giovani di origine straniera prossimi alla maggiore età, per informarli, attraverso una lettera, della possibilità di esercitare il loro diritto a diventare cittadini. Grazie alla guida online “18 anni…in Comune!”, realizzata ANCI, Save the Children e Rete G2 – Seconde Generazioni, scaricabile sul sito dell’ANCI, i ragazzi e le ragazze potranno accedere alle informazioni relative al significato della cittadinanza e alle modalità per acquisirla, rivolgendosi direttamente al loro Comune di residenza.

L’iniziativa assume particolare rilevanza se ci si proietta nel futuro: nel 2010, sono nati circa 78.000 bambini stranieri(2) - il 13,9% del totale dei nati da residenti in Italia, con un aumento dell’1,3% rispetto all’anno precedente.

‘’L’acquisto della cittadinanza, e con essa della completa titolarità di diritti e doveri, costituisce un passaggio chiave nel percorso verso la piena integrazione’’. E’ quanto dichiara Graziano Delrio, Sindaco di Reggio Emilia e Presidente dell’ANCI. “Ciò – aggiunge - vale in particolare per i ragazzi nati e cresciuti in Italia, nostri concittadini di fatto ma non di diritto. Per questo come ANCI abbiamo “sposato” con convinzione questa campagna informativa, sulla scia delle positive iniziative già avviate dal mio Comune e da diversi altri Comuni italiani’’.

‘’I ragazzi nati da genitori stranieri che vivono la loro infanzia e adolescenza in Italia, contribuiranno in maniera significativa a definire il livello e la qualità futuri del capitale umano della nostra comunità nazionale’’. Così Flavio Zanonato, Sindaco di Padova e Vicepresidente ANCI con delega alle politiche dell’immigrazione. ‘’Per mettere a frutto la ricchezza che rappresentano – sottolinea - è indispensabile predisporre meccanismi efficaci di integrazione, a partire dal riconoscimento della cittadinanza italiana. Abbiamo l’obbligo di fare in modo che le seconde e le terze generazioni possano contribuire a tutti gli effetti alla crescita e allo sviluppo di quella che è, a pieno titolo, la loro patria. Il capitale umano – conclude Zanonato - è infatti la più grande risorsa di cui ogni Paese dispone’’.

“Sono 572mila i minori di origine straniera nati nel nostro Paese e la loro integrazione non può più essere affrontata in una logica di emergenza. E’ indispensabile un intervento coordinato – normativo, educativo e sociale – per accompagnare stabilmente questo processo di integrazione, a partire dalle comunità locali, ed è per questo motivo particolarmente significativa l’adesione dell’ANCI a questa campagna informativa – ha dichiarato Raffaela Milano, Direttore Programma Italia - Europa di Save the Children Italia - Con l’auspicio di poter avere al più presto una modifica delle norme sulla cittadinanza che faccia sentire cittadini italiani a tutti gli effetti i ragazzi e le ragazze che nascono e crescono nel nostro Paese, padroneggiando la stessa lingua e condividendo le passioni e le aspettative dei loro coetanei.”

"La Rete G2 -Seconde Generazioni promuove e sostiene fortemente questa iniziativa a favore dei figli di immigrati neo maggiorenni, è importante che le seconde generazioni nate in Italia esercitino il loro diritto di scelta secondo l’articolo 4 della L.91 del 1992. Questo articolo si basa sul principio dello ius soli, principio fondamentale che noi pensiamo debba ispirare la riforma della legge 91 del 1992. Siamo fermamente convinti che è ora che l’Italia sia il Paese di tutti i suoi figli senza discriminazioni.", ha commentato Mohamed Abdalla Tailmoun, esponente di Rete G2 – Seconde Generazioni.

E’ possibile scaricare la guida online sul sito www.anci.it
www.savethechildren.it
www.secondegenerazioni.it

Per ulteriori informazioni:
Ufficio stampa Anci
06/68009217
bombardi@anci.itstampa@anci.it

Ufficio Stampa Save the Children
tel. 06 48070071-023-081-001
press@savethechildren.it

Note
1.L. 5 febbraio 1992 n°91, art. 4 comma 2. Con la Legge recante Disposizioni in materia di sicurezza pubblica (L. 15 luglio 2009 n°94) è stato inoltre introdotto un contributo di 200 euro, ai fini dell’acquisizione della cittadinanza.
2.Istat 1 gennaio 2011