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Bombardamento dell’ospedale di Medici Senza Frontiere

“Save the Children condanna il bombardamento dell'ospedale gestito da Medici Senza Frontiere (MSF) a Kunduz, in Afghanistan” ha dichiarato Michael McGrath, direttore regionale dell'Asia per Save the Children.

"Dodici membri del personale e dieci pazienti, tra cui tre bambini, sono stati uccisi; 37 persone sono rimaste ferite, tra cui 19 membri del personale. Save the Children estende il suo sincero cordoglio alle famiglie e ai colleghi delle vittime e dei feriti.

Save the Children sostiene la richiesta di MSF per un'indagine completa e indipendente, che fornisca un resoconto completo dei fatti e delle circostanze e si traduca in misure concrete per garantire che ciò non accada di nuovo.

Esortiamo tutte le parti in conflitto a rispettare la neutralità e l'imparzialità degli operatori umanitari e la sicurezza delle strutture sanitarie. La presa di mira di strutture sanitarie e l'uccisione degli operatori e dei pazienti è una chiara violazione del Diritto Internazionale Umanitario.

Siamo preoccupati che, in Afghanistan e in altre aree di conflitto in tutto il mondo, gli operatori sanitari debbano affrontare ulteriori minacce e che ciò impedisca di fornire servizi essenziali ai bambini e alle loro famiglie.

Save the Children chiede a tutti i governi e alle forze armate di rispettare gli obblighi ai sensi del Diritto Internazionale Umanitario e di garantire la protezione dei servizi sanitari. Questi servizi offrono assistenza salva-vita necessaria per i bambini e le famiglie vittime del conflitto. In nessun caso dovrebbero essere presi di mira.