Introdotta la “Child Guarantee”, una misura per garantire a ciascun bambino l’accesso a beni e servizi primari di qualità
“Un bambino su quattro in Europa è a rischio povertà ed esclusione sociale. Pertanto l’approvazione da parte del Parlamento Europeo della risoluzione sul contrasto alla povertà minorile è un segnale importante che va nella giusta direzione al fine di ridurre le condizioni di disparità in cui si trovano ancora troppi bambini”. Così Raffaela Milano, Direttore dei Programmi Italia- Europa di Save the Children saluta l’adozione da parte del Parlamento Europeo di una risoluzione sul tema della riduzione della disparità sociale dei minori.
La misura più concreta messa in atto con la risoluzione approvata ieri dal Parlamento Europeo è il paragrafo 46, che prevede l’adozione di una Child Guarantee, ovvero uno strumento che dovrà garantire a ciascun bambino che vive in povertà la possibilità di accesso a servizi sanitari di qualità, all’educazione, ad un’alimentazione e ad un’abitazione adeguata. La Child Guarantee farà parte di un piano integrato per combattere la povertà minorile che deve includere, oltre a questa misura, dei programmi per supportare le famiglie in un percorso di affiancamento dell’esclusione sociale e di reinserimento lavorativo.
“Save the Children ha fortemente voluto questa misura perché rappresenta uno strumento di lungo termine che è in grado di offrire uguali opportunità a tutti i bambini e il supporto alle loro famiglie”, spiega Raffaela Milano. “La povertà economica è alla radice della povertà educativa, cioè della impossibilità di molti bambini di coltivare i propri talenti ed esse si alimentano reciprocamente in un circolo vizioso. Questa misura del Parlamento Europeo è un primo passo affinché l’Europa intraprenda una nuova dirimente sfida, essenziale per costruire il proprio futuro, a partire dalle più giovani generazioni”.
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