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Gruppo CRC, 155 raccomandazioni per dare piena attuazione ai diritti dei bambini

“Per 4 anni ogni anno, il Gruppo CRC ha pubblicato un Rapporto di aggiornamento sullo stato di attuazione della Convenzione Onu sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza (CRC)(nota1) in Italia, sfociato poi l’anno scorso nel 2° Rapporto Supplementare a quello governativo. In questo Rapporto, che sarà inviato al Comitato ONU di Ginevra in vista dell’esame sullo stato di attuazione della Convenzione da parte del nostro Paese, abbiamo formulato 155 raccomandazioni alle istituzioni competenti in materia di diritti dell’infanzia”, spiega Arianna Saulini Portavoce del Gruppo CRC (si veda nota in calce) - un network composto da 86 organizzazioni e associazioni del Terzo Settore coordinato da Save the Children Italia - alla vigilia dell’ anniversario della ratifica della Convenzione ONU sui diritti dell’Infanzia e dell’adolescenza da parte dell’Italia(nota2).

Le misure generali di attuazione della Convenzione; diritti civili e libertà; ambiente familiare e misure alternative; salute e assistenza all’infanzia; istruzione e diritto al gioco; minori stranieri in Italia e minori in situazione di sfruttamento. Sono questi i principali capitali del 2° Rapporto Supplementare che, nel restituire uno scenario a 360° della condizione dell’infanzia nel nostro Paese, rivolge anche delle specifiche raccomandazioni alle Istituzioni competenti in materia di politiche e servizi per i minori.

“Un tale numero di raccomandazioni fa capire come siano ancora tante le cose da fare per garantire a pieno i diritti di tutti i bambini presenti sul territorio italiano”, prosegue Arianna Saulini. Il Rapporto del Gruppo CRC d’altra parte non si propone solo come strumento di denuncia sulle carenze del nostro sistema, ma anche come un’occasione per consolidare il confronto avviato in questi anni con le istituzioni che in Italia sono responsabili delle politiche per l’infanzia e l’adolescenza. Ad attestare questo Rapporto di reciproco stimolo e collaborazione ci sono i numerosi messaggi che in questi giorni ci sono stati indirizzati dalle principali Istituzioni del Paese”.

Note
1) Convention on the Rights of the Child. L’acronimo viene usato in sostituzione della più estesa dicitura di Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza.
2) La Convenzione è stata approvata dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre del 1989 a New York ed è entrata in vigore il 2 settembre 1990. L'Italia l’ha ratificata il 27 maggio 1991 con la legge n.176.

MESSAGGI ISTITUZIONALI
Messaggio della Presidenza della Repubblica, Consigliere Diplomatico Ambasciatore Rocco Antonio Cangelosi:

“Il Capo dello Stato esprime il suo apprezzamento per l’attività del Gruppo CRC e delle Associazioni che lo costituiscono, insieme ai suoi fervidi auspici per il pieno successo delle importanti iniziative nella quali la Vostra rete associativa è impegnata. A vent’anni dall’entrata in vigore della Convenzione, il tema della efficace protezione dei diritti dei bambini e degli adolescenti rimane infatti uno dei più delicati ed attuali, sia in ambito internazionale che per quanto concerne più da vicino le realtà del nostro Paese. È di essenziale importanza che le autorità civili e politiche, opportunamente stimolate e assistite dal generoso mondo del volontariato, continuino a profondere ogni sforzo al fine di ulteriormente perfezionare la tutela di quelle giovani generazioni che costituiranno l’Italia e l’Europa di domani.”

Messaggio del Presidente del Senato, Renato Schifani:

“ In occasione dell'anniversario della ratifica in Italia della convenzione sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, esprimo con piacere il mio sincero plauso per le attività del gruppo Crc e delle associazioni che lo costituiscono, da anni impegnate nella promozione e tutela dei diritti dei più giovani. La convenzione sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza è sicuramente il più importante strumento giuridico a disposizione di tutti coloro - individui, famiglie, associazioni, governi - che si battono per un mondo in cui ogni bambina e ogni bambino abbiano le medesime opportunità di diventare protagonisti del proprio futuro, ma fondamentale è lo sforzo di ciascuno di noi affinché questi diritti siano efficacemente attuati e non violati. Proprio per questo motivo, tutte le iniziative che vanno in questa direzione svolgono un ruolo indispensabile per mantenere alta l'attenzione nei confronti dei diritti dei minori, al fine di garantire la tutela da ogni forma di violenza fisica e psicologica, ma anche dalla solitudine, dall'indifferenza e dalla povertà. con profonda gratitudine verso tutti coloro che quotidianamente offrono il proprio impegno per l'attuazione di questi diritti fondamentali, auguro pieno successo alle iniziative promosse dalla vostra rete associativa e invio i miei più cordiali saluti.

Messaggio del Presidente della Camera dei Deputati Gianfranco Fini:

“Desidero esprimere il mio apprezzamento per la preziosa attività di ricerca e di monitoraggio svolta da Gruppo CRC al fine di verificare l’effettiva attuazione della suddetta Convenzione nel nostro Paese e per il contributo da voi offerto a tutti coloro che hanno responsabilità nel campo dell’infanzia e dell’adolescenza. Nel terzo millennio sono purtroppo ancora milioni, nel mondo, i bambini vittime di inammissibili e abominevoli violenze. Sono fatti aberranti che devono essere contrastati con ogni mezzo. A tal fine è necessaria un’opera di prevenzione efficace che si avvalga dell’azione coordinata degli Stati e dell’impegno congiunto di Istituzioni, associazioni e cittadini per garantire ai minori un’infanzia serena e sicura, nella consapevolezza che essi cono la speranza dell’umanità e che il progresso sociale e civile è strettamente legato alla promozione e alla difesa dei loro diritti.”

Messaggio del Ministro per le Pari Opportunità Mara Carfagna

Tutelare e salvaguardare in ogni modo e con ogni mezzo i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza è la priorità di un paese civile e democratico.
Contro pedofilia e pedopornografia, le Istituzioni italiane stanno conducendo una battaglia senza esclusione di colpi con lo scopo di non dimenticare nessuna sfumatura o fattispecie relativa a questi crimini odiosi. Abbiamo già una legislazione in materia all’avanguardia che, con il recepimento della Convenzione di Lanzarote, si è ulteriormente perfezionata attraverso l’introduzione di reati legati alle nuove tecnologie, e non solo: ora è possibile aggredire i patrimoni, prevedendo la confisca, delle organizzazioni criminali che sfruttano e lucrano sui minori; consentire la denuncia e l’arresto di chi avvicina via web i bambini; le vittime potranno denunciare il proprio aguzzino anche in età adulta grazie al raddoppio dei termini di prescrizione per il reato di violenza sessuale su minore.
In parallelo con le norme, è giusto che corrano misure di sensibilizzazione verso un uso corretto di Internet rivolte ai ragazzi, alle famiglie e ai docenti. Anche in quest’ottica, presso il Ministero per le Pari Opportunità, è stato ricostituito il Ciclope, Comitato interministeriale di monitoraggio e contrasto al fenomeno, che deve coordinare le attività di prevenzione e lotta intraprese dalle amministrazioni dello Stato. Insomma, un attacco pianificato su tutti i fronti, ricordando anche le norme per debellare la prostituzione minorile, con le pene durissime stabilite per chi induce un minore a prostituirsi, e le iniziative per sradicare fenomeni come la tratta di esseri umani. In merito, è ancora in discussione in Parlamento il ddl sulla prostituzione che, vietando quella in luogo pubblico e privato, di fatto taglia le gambe al racket e ai criminali che traggono profitti dal traffico di donne e bambini. In uno degli ultimi Consigli dei ministri, poi, il mio Ministero ha ottenuto l’esenzione del permesso a punti, oltre che per i disabili, anche per le vittime di tratta che collaborino con le autorità. Si tratta di un altro importante segnale per far capire alle donne, ridotte in schiavitù e che magari hanno anche dei bambini, che lo Stato è dalla loro parte e le vuole proteggere. A maggior ragione, così, queste donne potranno chiedere aiuto senza alcun timore alle autorità e denunciare i propri aguzzini. Già da tempo, abbiamo attivato presso il Ministero un numero gratuito antitratta (800290290) al quale chi è costretto a vivere in clandestinità ed è sottomesso fisicamente e psicologicamente ai trafficanti, si può rivolgere per uscire dalla sua terribile condizione.
Credo che, con una rigorosissima normativa da una parte e azioni che puntino a rafforzare i meccanismi di protezione dell’infanzia dall’altra, con lo sforzo di tutti gli attori in campo, si possa costruire un’efficace piano per prevenire e contrastare abusi e crimini nei confronti di bambini e adolescenti. Ma questo sforzo deve andare oltre i nostri confini e guardare anche ai paesi ancora nel ‘medioevo dei diritti’, occorre adoperarsi per portare civiltà e democrazia anche lì, perché ogni bambino, in ogni parte del mondo, deve avere la possibilità di vivere un’infanzia e un’adolescenza serene senza essere privato della spensieratezza e del sorriso dei primi anni.

Messaggio del Ministro della Salute Ferruccio Fazio

Desidero esprimere il mio sentito riconoscimento per l’attività svolta dal gruppo di lavoro per la convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (GRUPPO CRC).
Prima di ricordare le iniziative intraprese dal governo per implementare l’assistenza pediatrica sul territorio è necessario puntualizzare che, poter accedere a cure sanitarie appropriate, in particolare alle cure primarie, a livello domiciliare o ambulatoriale, è essenziale in tutte le fasi della vita.
Questo è particolarmente vero per l’età evolutiva: i bambini in salute diventeranno più facilmente adulti in salute, in grado contribuire alla creazione ed il mantenimento di una società equilibrata e produttiva. Inoltre sappiamo bene come la salute dei bambini sia strettamente legata al benessere psicofisico delle loro madri.
Il ruolo del Servizio Sanitario Nazionale in ambito materno-infantile si è infatti notevolmente ampliato passando, dalla prevenzione e cura delle malattie, alla tutela e cura dell’insieme bambino-famiglia, grazie ai notevoli miglioramenti nei servizi sanitari di base quali ad esempio la pediatria di libera scelta.
Il diritto del minore di godere del miglior stato di salute possibile, sancito dalla Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e ratificata dallo Stato Italiano di cui ricorre l’anniversario, vede nel Ministero da me diretto un impegno certo.
Questo impegno è presente nel più alto elemento di programmazione sanitaria nazionale, il Piano Sanitario Nazionale. E’ in corso di elaborazione quello relativo al triennio 2010-2012 e nel settore materno infantile ho posto come priorità: la nascita l’età pediatrica e l’adolescenza.

In Italia ci troviamo in un contesto nel quale, in generale, si può dire che l’assistenza nel settore materno infantile sia nel complesso buona, ma vi sono molti punti nei quali è possibile migliorare.
“E’ necessario che ad ogni parto venga garantito un livello essenziale ed appropriato di assistenza osterica e pediatrica/neonatologica”, come viene ben espresso nel capitolo relativo al “Percorso nascita” del Progetto Obiettivo Materno Infantile, con il quale già nel 2000 venivano fornite indicazioni di tipo organizzativo, strutturale e tecnologico alle Regioni e che ancora si può considerare un modello ideale cui ispirarsi, seppur con gli opportuni aggiornamenti del caso.
Quanto conterrà il nuovo Piano Sanitario Nazionale e quanto ben espresso nel Progetto Obiettivo materno infantile è anche in linea con le Intese tra lo Stato e le Regione degli ultimi anni in riferimento alla ““Realizzazione degli obiettivi di carattere prioritario e di rilievo nazionale per l’anno 2010, di cui l’ultimo adottato risale al 25 marzo che prevedono finanziamenti vincolati alla realizzazione degli obiettivi individuati, e nel quale era presente come linea progettuale La“Tutela della maternita’ e promozione dell’appropriatezza del percorso nascita. Nella stessa bozza di intesa si affronta la problematica dell’alto tasso di ospedalizzazione in età pediatrica, dei ricoveri pediatrici impropri ed il fatto che ancora quasi il 30% dei pazienti in età pediatrica viene ricoverato in reparti per adulti; che c’è una bassa presenza di Pronto Soccorsi Pediatrici e contemporaneamente un elevato numero di accessi impropri della popolazione pediatrica al Pronto Soccorso.
Su questo siamo intervenuti nell’ultimo rinnovo di contratto dei Pediatri di libera Scelta nel senso di favorire l’associazionismo e far si che vi sia una maggiore copertura oraria di assistenza territoriale.
Per quanto concerne le Vaccinazioni il nuovo Piano Nazionale, la cui elaborazione è stata affidata ad un Gruppo di lavoro appositamente costituito presso il Consiglio Superiore di Sanità si propone quale documento di coordinamento delle strategie vaccinali (in coerenza con i Piani OMS), pur nel rispetto dell’autonomia regionale prevista, per l’ottimizzazione dell’impegno vaccinale nell’offerta attiva, per l’adeguamento dei servizi e per la costruzione di un idoneo ed efficiente sistema informativo vaccinale, allo scopo di garantire l’armonizzazione dell’offerta vaccinale sul territorio italiano.
Piano Sanitario Nazionale, Obiettivi prioritari di piano, unitamente al Piano Nazionale di Prevenzione, ed ovviamente ai LEA sono gli elementi principe di tutela della salute dell’intera popolazione, bambini ed adolescenti compresi.
Oltre queste azioni ve ne voglio menzionare solo alcune appena concluse o in corso per me di particolare significato.

Con “Candelaria”, una associazione di donne straniere, è stato prodotto l’opuscolo “Bambine e bambini del mondo:una guida per le famiglie” Ci ha motivati a ciò il fatto che il dato medio di nati da madre straniera nel nostro Paese è superiore al 13% ma in alcune Regioni raggiunge anche il 20 – 25% e che questa semplice guida può essere uno strumento di sostegno e di indirizzo. Il libretto è stato prodotto nelle 10 lingue delle etnie più presenti sul territorio nazionale ed in italiano. E’ stato molto apprezzato per la completezza e la semplicità dei messaggi che vengono forniti nell’accudimento dei nuovi nati fino all’anno di età.
L’Istituto Superiore di Sanità sta coordinando un progetto, in avanzata fase di realizzazione, sulla Qualità delle cure ai neonati gravemente prematuri (di peso <1500 gr) in un network che vede la partecipazione dell’80% delle strutture di terapia intensiva neonatale che assistono più del 90% di questi neonati.
In merito al fenomeno della violenza e dell’abuso sui minori, con la Regione Piemonte è in corso il progetto di “Sensibilizzazione degli insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado in tema di violenza e abuso sui minori”. Scopo del progetto è quello di far conoscere agli insegnanti le diverse forme di maltrattamenti su minori (fisico, psicologico, violenza assistita, abuso sessuale, patologie delle cure); fornire elementi conoscitivi per la rilevazione della violenza subita da minori; fornire strumenti conoscitivi, relativi all’attivazione degli interventi necessari per la tutela dei minori coinvolti; presentare la rete dei servizi di tutela; dare le corrette informazione sugli obblighi di legge per gli insegnanti e gli incaricati di pubblico servizio.
Voglio concludere parlando dell’attuazione del progetto «Guadagnare salute».
La consapevolezza dell’importanza dell’alimentazione all’interno della comunità e delle conseguenti responsabilità etiche e sociali delle aziende che vi operano nei confronti dei consumatori, ha rappresentato la principale motivazione per l’istituzione, nel Ministero della salute, di un tavolo tecnico per la definizione di un “Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale relativa ai prodotti alimentari e alle bevande, a tutela dei bambini e della loro corretta alimentazione ”. Tale iniziativa si è resa necessaria per stimolare le imprese del settore e permettere di esplicitare buone pratiche.
Obiettivo primario è stato quello di rendere comuni quei valori per cui esiste la consapevolezza che ad essere in gioco non sono soltanto gli interessi, i diritti e i doveri propri, ma anche quelli degli altri. Naturalmente le responsabilità diventano più marcate quando gli “altri” sono i bambini.
Contrastare la diffusione epidemica di anoressia, bulimia e degli altri disturbi del comportamento alimentare tra i giovani rientra tra gli obiettivi di Guadagnare salute.
Ogni bambino deve avere la possibilità di vivere un’infanzia e un’adolescenza serena e in salute. Tutte le iniziative promosse dal Ministero della Salute mirano a questo.

Messaggio del Sottosegretario con Delega alla Famiglia, alla Droga, al Servizio Civile Sen. Carlo Giovanardi

L’anniversario della ratifica della Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza è l’occasione per riflettere sullo stato di attuazione delle azioni politiche portate avanti dal Governo italiano e per delineare le prospettive future. L’occasione è offerta anche dal secondo Rapporto supplementare alle Nazioni unite sul monitoraggio della Convenzione elaborato dal gruppo di lavoro CRC.
La garanzia dei diritti dell’infanzia rappresenta una priorità di tutti i livelli istituzionali che trova la sintesi nello specifico Piano d’azione. E’ mio impegno favorire la rapida conclusione dell’iter di approvazione che, pur avendo richiesto tempi lunghi, ha consentito di elaborare un documento contenente indicazioni e azioni fortemente condivise da tutti gli attori coinvolti. Gli obiettivi prioritari sono volti inoltre a dare maggiore risalto al ruolo della famiglia in quanto luogo privilegiato di crescita sana e di sviluppo educativo dei bambini e delle bambine.
L’approvazione dello schema di Piano di Azione da parte del Governo costituirà l’avvio della fase di attuazione all’insegna del pieno rispetto del principio di sussidiarietà verticale e orizzontale. Questo percorso sarà caratterizzato dalla coprogettazione, dalla cogestione/corresponsabilità e dal controllo partecipato. La coprogettazione, cioè una progettazione operativa partecipata, condivisa, trasparente e scandita da momenti pensati, dedicati, specifici, espliciti e verificabili nei quali sono coinvolti i diversi soggetti. La cogestione/corresponsabilità, nella diversità e nel rispetto di ruoli e funzioni, delle varie azioni, sia a livello centrale sia territoriale. Il controllo partecipato nell’accompagnamento, nel monitoraggio e nella valutazione degli esiti della azioni previste dal Piano, che vedrà coinvolti lo stesso Osservatorio nazionale infanzia e adolescenza e il Comitato tecnico-scientifico del Centro nazionale oltre che la collegialità dei soggetti impegnati nella realizzazione.
Nel Rapporto supplementare si presta particolare attenzione al tema delle adozioni nazionali e internazionali, ponendo l’accento sulle procedure adottive difficili di minori italiani e stranieri, quando si tratti di soggetti di età superiore a dodici anni o portatori di handicap. Al riguardo preme sottolineare il mio impegno per il raggiungimento di uniformità a livello nazionale di interventi adeguati e garantiti per il sostegno delle famiglie nella fase post adottiva in collaborazione con regioni ed enti locali.
La Commissione per le adozioni internazionali constata come la sempre più diffusa e convinta applicazione del principio di sussidiarietà da parte degli Stati di origine, con il sostegno degli Stati di accoglienza, fa sì che le adozioni internazionali riguardino sovente minori oltre gli otto anni d’età o con problemi di salute. Nel 2009 644 minori sui 3964 complessivamente entrati in Italia avevano dai 10 ai 12 anni e 157 oltre i 12 anni. Testimone di questo processo evolutivo, la Commissione organizza e finanzia ogni anno seminari di formazione per tutti gli operatori delle adozioni, negli ultimi due anni scegliendo di focalizzare l’attenzione sulle adozioni “difficili”: in particolare, adozioni di preadolescenti e di gruppi di fratelli.
Inoltre, il Governo sta lavorando per la ratifica della Convenzione de L’Aja del 1996, concernente la competenza, la legge applicabile, il riconoscimento, l'esecuzione e la cooperazione in materia di potestà genitoriale e di misure di protezione dei minori, che mira, tra l’altro, a consentire il riconoscimento interstatuale della kafala. Il confronto tra amministrazioni è già stato avviato proficuamente e continuerà per individuare soluzioni tecnicamente adeguate che rafforzino i molti punti di contatto tra sistemi giuridici diversi, ma comunque sensibili alla tutela dell’infanzia, nelle sue varie forme.
Non vanno infine sottovalutate tutte le altre forme di intervento poste in essere a protezione dell’infanzia sia sul piano delle regole sia sotto il profilo delle azioni. Sono numerosi infatti i rivoli che sfociano in interventi mirati ai minori: forse occorre anche qui promuovere un tentativo di razionalizzazione rispettoso dei diritti da garantire come nocciolo duro ed essenziale della persona 

Messaggio dell’On. Alessandra Mussolini, Presidente della Commissione Parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza

La Presidente della Commissione Parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza On. Alessandra Mussolini esprime il suo apprezzamento per l’efficace e continuo lavoro di monitoraggio circa l’attuazione della Convenzione ONU per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza svolto dal Gruppo CRC.
“Nel corso della sua attività – dichiara la Presidente Mussolini - la Commissione ha tenuto un costante e frequente rapporto con il Gruppo CRC, incontrandone più volte i rappresentanti sia nel corso di incontri istituzionali che informali.
In particolare il Gruppo CRC ha dato un importante contributo nel corso dell’indagine conoscitiva che la Commissione ha intrapreso sul tema della prostituzione minorile e dello sfruttamento e abuso sessuale sui minori.”
“Infine - conclude Alessandra Mussolini - Al fine di poter disporre di un efficace strumento legislativo per affrontare anche le tematiche cui è rivolta l’attenzione del Gruppo CRC, ho recentemente proposto l’istituzioni di una Commissione speciale in entrambi i rami del Parlamento con piena facoltà di legiferare”.

Messaggio della Sen. Anna Serafini, Vicepresidente della Commissione parlamentare per l'Infanzia e presidente del Forum infanzia e adolescenza del PD

La Sen. Anna Serafini, Vicepresidente della Commissione parlamentare per l'Infanzia e presidente del Forum infanzia e adolescenza del PD intende esprimere il proprio apprezzamento per il costante lavoro di monitoraggio compiuto dalle associazioni del Gruppo CRC in merito all’attuazione dei diritti infanzia nel nostro Paese. I rapporti realizzati annualmente dal Gruppo CRC hanno rappresentato in questi anni un importante supporto per il lavoro della Commissione parlamentare per l' infanzia e per conoscere il punto di vista delle associazioni.
"Condivido le criticità evidenziate nel 2° Rapporto Supplementare, ed in particolare quelle in merito agli investimenti per l’infanzia, dato che continuiamo a spendere meno della metà della media europea per i bambini e gli adolescenti e negli ultimi anni si sono aggravate le condizioni di vita di tanti bambini, in particolare al Sud. Le conseguenze sono per l’Italia il persistere di uno dei più bassi tassi demografici al mondo, del tasso di povertà minorile tra i più alti di Europa ed un tasso di dispersione scolastica tra i più alti. Esiste una grande disparità nelle risorse e nei servizi tra Nord e Sud e la riforma federalista dello Stato, senza una legge quadro dell’infanzia e dell’adolescenza che indichi i livelli essenziali e le priorità, può aggravare le diseguaglianze sociali e territoriali. E occorrono servizi per i bambini e gli adolescenti. I nidi sono insufficienti e lo sono anche perché si sottovaluta la loro importanza per lo sviluppo della loro personalità.
Continua a mancare, inoltre, la giusta attenzione ai diritti dei bambini stranieri, ad una cooperazione internazionale rivolta ai bambini. Non è riconosciuta adeguatamente l'importanza dell'ascolto dell'opinione dei bambini e degli adolescenti e l'affermazione del principio di non discriminazione.
In qualità di vice presidente della Commissione Infanzia e come presidente del Forum infanzia e adolescenza del PD, vorrei rassicurare le associazioni del Gruppo CRC in merito al mio personale impegno affinchè le raccomandazioni evidenziate nel Rapporto siano affrontate nelle sedi opportune, e sarà mia cura continuare ad indirizzare interrogazioni parlamentari ai Ministri competenti, come la recente interrogazione rivolta ai Ministri Sacconi e Giovanardi in merito all’adozione del Piano Infanzia, promuovere indagini conoscitive in seno al commissione e organizzare iniziative politiche per favorire tale percorso."

Per ulteriori informazioni:
Ufficio stampa Save the Children Italia
Tel: 06.48.07.0023/71
press@savethechildren.it
oppure il sito dedicato: www.gruppocrc.net

Nota. La CRC e il Gruppo di lavoro per la Convenzione Onu sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza
Per verificare che i principi sanciti dall’importante documento siano effettivamente rispettati, le Nazioni Unite chiedono a ogni Stato di redigere e presentare ogni 5 anni un rapporto. Inoltre, per dare voce anche al punto di vista della società civile, le organizzazioni non governative e del terzo settore hanno la possibilità di elaborarne uno supplementare: il Governo italiano ha presentato il suo rapporto a gennaio scorso mentre il Gruppo CRC presenta il suo 2° Rapporto Supplementare a quello governativo, in questi giorni.
Il Gruppo di Lavoro per la Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza (CRC) nasce nel 2000: l’anno successivo redige un rapporto sulla condizione dell’infanzia in Italia supplementare a quello che il Governo italiano aveva precedentemente presentato alle Nazioni Unite. Il Gruppo CRC ha quindi deciso di proseguire nell’opera di monitoraggio della CRC in Italia redigendo annualmente un rapporto di aggiornamento che verifica i progressi e le criticità riscontrate in ordine all’applicazione della Convenzione Onu sui Diritti del l’infanzia e dell’adolescenza nel nostro Paese. I vari rapporti di monitoraggio realizzati in questi anni sono stati propedeutici al 2° Rapporto Supplementare, articolato in 8 capitoli, tanti quanti sono i gruppi tematici in cui il Comitato Onu ha suddiviso i diritti della CRC.

Il Gruppo CRC è andato crescendo di anno in anno. Attualmente sono 86 le associazioni che ne fanno parte: Fondazione ABIO Italia onlus, ACP - Associazione Culturale Pediatri, ActionAid Italia,Agedo - Associazione di genitori, parenti e amici di omosessuali, AGESCI - Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani, Ai.Bi. - Associazione Amici dei Bambini, ALAMA - Associazione Laziale Asma e Malattie Allergiche, Ong Alisei, Associazione Amani, Anfaa - Associazione Nazionale Famiglie Adottive e Affidatarie, Anffas Onlus - Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale, Associazione Antigone, Arché, Archivio Disarmo - Istituto di ricerche internazionali, Arciragazzi, ASGI - Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione, Associazione Bambinisenzasbarre, Batya - Associazione per l'accoglienza, l'affidamento e l'adozione, CAM - Centro Ausiliario per i problemi Minorili, Camera Minorile di Milano,Camera per i Minori di Salerno, Associazione Camina, Caritas Italiana, CbM - Centro per il bambino maltrattato e la cura della crisi famigliare, Centro per la Salute del Bambino Onlus, Centro Studi Hansel e Gretel,Centro Studi Minori e Media, CESVI, CIAI - Centro Italiano Aiuti all'Infanzia, CIES - Centro Informazione e Educazione allo Sviluppo, CISMAI - Coordinamento Italiano dei Servizi contro il Maltrattamento e l’Abuso dell’Infanzia, Cittadinanzattiva, CNCA - Coordinamento Nazionale delle Comunità d’Accoglienza, CND - Consiglio Nazionale sulla Disabilità, Codici - Agenzia di ricerca sociale, Comitato Giù le Mani dai Bambini Onlus, Comunità Nuova Onlus, Coordinamento Genitori Democratici Onlus, Coordinamento La Gabbianella Onlus,CSEN - Centro Sportivo, Educativo Nazionale, CTM onlus Lecce, Dedalus, Cooperativa Sociale, ECPAT Italia, FEDERASMA Onlus - Federazione Italiana delle Associazioni di sostegno ai pazienti Asmatici e Allergici, FIDAPA - Federazione Italiana Donne Arti professioni Affari, Associazione Figli Sottratti, Geordie Associazione Onlus, GLNBI-SIP Gruppo di Lavoro Nazionale del Bambino Immigrato della Società Italiana di Pediatria,Gruppo Abele Associazione Onlus IBFAN Italia, Il Corpo va in città, INMP - Istituto nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti e il contrasto delle malattie della povertà, Intervita Onlus, IPDM - Istituto per la Prevenzione del Disagio Minorile, IRES - Istituto di Ricerche Economiche e Sociali, IRFMN - Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, L’Abilità - Associazione Onlus, La Gabbianella ed altri animali, L’Altro Diritto, La Leche League Italia Onlus - Lega per l’Allattamento Materno, Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, M.A. - Mandibole Allenate Gruppo di famiglie adottive del Triveneto, ONG M.A.I.S. - Movimento per l'Autosviluppo l'interscambio e la Solidarietà, MAMI - Movimento Allattamento Materno Italiano Onlus, Mani Tese, MDC Junior - Movimento Difesa del Cittadino Junior, Ora d'aria Associazione, Fondazione Federico Ozanam - Vincenzo De Paoli, Associazione On the Road Onlus, Opera Nomadi Milano, Osservazione Onlus Centro di ricerca azione contro la discriminazione di rom e sinti, OVCI la Nostra Famiglia Passo dopo Passo...Insieme Onlus, Pralipé Cooperativa Sociale Onlus, Save the Children Italia Onlus, Saveria Antiochia Omicron Onlus, SIMM - Società Italiana di Medicina delle Migrazioni, SINPIA - Società Italiana di Neuropsichiatria dell'Infanzia e dell'Adolescenza, SIP - Società Italiana di Pediatria, OS Villaggi dei Bambini Onlus, Stak Associazione Andrea de Gasperi Onlus, Terre des hommes Italia, UNICEF Italia, UISP - Unione Italiana Sport per Tutti,Valeria Associazione Onlus,VIS - Volontariato Internazionale per lo Sviluppo.