L’imminente attacco di terra a Rafah, sta costringendo centinaia di migliaia di persone alla fuga. L’incursione mette a rischio la vita di 600mila bambini e l’intero sistema degli aiuti umanitari. Ora più che mai: cessate il fuoco.
In Afghanistan è atterrato un aereo con a bordo 92 tonnellate di medicinali salvavita. L’arrivo di questi farmaci significa che più di 400mila bambini riceveranno cure salvavita in alcune delle aree più remote del Paese.
IMPOSSIBILE 2024 è il nostro evento sui diritti dei bambini in Italia e nel mondo, perché l'infanzia sia davvero una realtà possibile. La nostra missione impossibile il 30 e 31 maggio a Roma.
Nei Territori palestinesi occupati, 24 bambini sarebbero stati uccisi in 3 giorni di violenza, a Rafah e in Cisgiordania. Dal settembre 2023 sono stati uccisi almeno 116 bambini in Cisgiordania.
Dall'inizio della guerra nel 1979 fino alla presa al potere dei Talebani nel 2021, la popolazione in Afghanistan ha affrontato diverse crisi: spieghiamo cosa sta succedendo in Afghanistan oggi, le conseguenze della crisi e la situazione delle donne.
Dal Rapporto Istat sul Benessere equo e sostenibile, emerge che in Italia c’è stato un aumento di bambini e adolescenti in povertà assoluta e le forti disparità territoriali nell’accesso ai nidi.
In occasione del lancio del progetto “Prendersi cura”, per contrastare la povertà educativa nel quartiere Quartaccio di Roma, dove Elodie è cresciuta, la cantante diventa la nostra nuova Ambasciatrice, per difendere i diritti dei bambini.
Marzo 2024 è stato il mese più pericoloso per i bambini in Ucraina dal luglio dello scorso anno. Tutte le parti devono rispettare il diritto internazionale umanitario e astenersi dall'uso di armi esplosive.
Dall’inizio della guerra in Sudan un anno fa, un bambino su due si trova sulla linea del fuoco e a meno di 5 km dai bombardamenti, esposto a violenze mortali. Nell’articolo, il bilancio della crisi in Sudan dopo un anno di guerra:
Per ricordare tutti i bambini morti a Gaza e per chiedere di cessare il fuoco, abbiamo esposto uno striscione davanti alla nostra sede di Roma con alcuni oggetti che rappresentano l’infanzia negata dei bambini in zone di conflitto.