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Adescamento online: che cos’è e come riconoscerlo

le mani di due bambini afferrano lastra di acciaio accanto a peluche in primo piano

Se sei un genitore o un insegnante, ti può essere utile raccogliere maggiori informazioni su questo fenomeno. Conoscere, parlarne, creare un clima di ascolto sono condizioni fondamentali per prevenire, agire tempestivamente e contrastare l’adescamento di minorenni.

L’impatto negativo della pandemia da Covid-19 sulla crescita di questo fenomeno è stato importante: a partire dai primi mesi dell’emergenza del 2020) sono aumentati i casi di adescamento online e di condivisione di materiale pornografico online e questa crescita è ancora in atto, secondo la Polizia Postale e delle Comunicazioni che ha segnala un aumento delle denunce per adescamento online a danno di minori

In cosa consiste l’adescamento online

L’adescamento online di minore consiste in una manipolazione psicologica che un adulto abusante effettua per indurre bambini, bambine e adolescenti a superare le proprie resistenze emotive e instaurare con loro una relazione intima, anche sessualizzata, attraverso l’uso di vari canali digitali, come ad esempio le chat nelle app di messaggeria istantanea, dei social network, dei videogiochi online.

Gli amici online: quali rischi?

Avere un profilo sui social network significa ampliare la possibilità di conoscenze virtuali, anche non si conoscono direttamente nella vita reale. Contare tanti amici online o molti follower consente di condividere in modo più ampio ma è anche sinonimo di popolarità e per questo gli adolescenti aggiungono spesso alla propria cerchia numerosi “amici di amici” o sconosciuti e ricercano molto followers, senza essere pienamente consapevoli del fatto che in questo modo stanno potenzialmente dando accesso a una grande quantità di informazioni private: luoghi che frequentano, foto e molto altro. Questo li espone potenzialmente a rischi importanti, perché queste informazioni possono essere utilizzate dagli sconosciuti in modo inaspettato e con ripercussioni negative nella vita reale. 

Supportare bambini, bambine e adolescenti a proteggersi sul web scegliendo con cura chi frequentare online, ma anche parlare a seconda dell’età e della maturità di affettività e sessualità. è quindi un compito importante degli adulti che li circondano, a partire da genitori e insegnanti, per tutelarli nella vita reale. 

Conoscere bene il fenomeno dell’adescamento in rete è un primo passo per raggiungere con successo questo obiettivo.

Le fasi dell’adescamento online

L’adescamento può avviene attraverso alcuni passaggi:

  • L’adescatore crea una situazione per iniziare a relazionarsi. Ad esempio un commento divertente o gentile a una foto postata su un profilo social.
  • Dopo un riscontro positivo al primo contatto, l’adescatore inizia a raccogliere informazioni e a tentare di conquistare la fiducia del minore inventando interessi comuni, fino ad affrontare argomenti di natura intima e, infine, scambiarsi foto non necessariamente di natura sessuale (inizialmente). Dimostrando un interesse di tipo sentimentale, l’abusante riesce a ottenere il controllo della situazione e si assicura di non venire scoperto.
  • Ottenuta la fiducia, quando l’adescatore si sente sicuro di sé, inizia la fase dell’esclusività, in cui solitamente avvengono i primi contatti via webcam (spesso a sfondo sessuale) che, successivamente, possono essere usati per ricattare la vittima: Le stesse immagini, i video o i testi inviati dalla persona minorenne, possono in seguito essere utilizzate in forma ricattatoria nel caso di un eventuale rifiuto nel continuare il rapporto online o nell’avviare una vera e propria relazione sessuale offline.  

A volte il bambino/a o ragazzo/a ignora che dall’altra parte della chat potrebbe trovarsi un adulto: potrebbe essere portato a credere che il suo amico/amica online abbia solo pochi anni più di lui/lei. Altre volte, invece la differenza di età è nota fin dall’inizio, ma la presenza di uno schermo e l’assenza di fisicità facilita le confidenze e la possibilità di fantasticare storie d’amore.

Imparare a riconoscere una situazione a rischio 

Per gli adulti di riferimento, in particolare per i genitori, la comunicazione con i ragazzi è il primo strumento per accorgersi che qualcosa non va. Tuttavia potrebbe non essere così facile: ragazzi e ragazze potrebbero sentirsi “responsabili” della situazione e provare vergogna o non rendersi conto di essere vittime di un abuso. A questo punto il poter riconoscere alcuni comportamenti che meritano approfondimento può essere importante. Tuttavia è bene precisare che tali comportamenti non necessariamente né univocamente indicano una situazione di adescamento e possono riferirsi ad altre situazioni di disagio. Eccone alcuni:

  • Uso eccessivo del computer o dello smartphone, fino a tarda notte e in modo nascosto, minimizzando, o cambiando pagina rapidamente quando si viene scoperti.
  • Nervosismo e aggressività quando non si può usare il computer o lo smartphone.
  • Comportamento improvvisamente più sessuato: nel modo di fare, di vestirsi e nel linguaggio.
  • Auto-isolamento, perdita della comunicazione con gli amici e i famigliari. La vita “reale” perde importanza.
  • Regali ricevuti da qualcuno al di fuori dalla consueta cerchia di amicizie, come per esempio vestiti, accessori, smartphone.

Cosa fare in caso di adescamento online di un minore

Ecco alcuni consigli se sei un adulto e sospetti di trovarti di fronte a un caso di adescamento di minorenni online

  • Rivolgiti alla Polizia di Stato – Compartimento di Polizia postale e delle Comunicazioni; Polizia di Stato – Questura o Commissariato di P.S. del territorio di competenza; Arma dei Carabinieri – Comando Provinciale o Stazione del territorio di competenza; Polizia di Stato – Commissariato online (attraverso il portale del Commissariato).
  • Tieni traccia di tutti i contatti intercorsi, salvando le conversazioni anche attraverso gli screenshot delle chat,
  • Il computer, lo smartphone o il tablet utilizzato non deve più essere utilizzato (ad esempio: non sostituirsi al bambino/a e/o adolescente, non rispondere al suo posto, etc.);
  • Se un minore è in rischio immediato, oltre ai numeri delle Forze dell’Ordine, il numero nazionale di riferimento è il 114 Emergenza Infanzia (Dipartimento per le Politiche della Famiglia-Presidenza del Consiglio dei Ministri), un servizio di emergenza rivolto a tutti coloro vogliano segnalare una situazione di pericolo e di emergenza in cui sono coinvolti bambini e adolescenti.
  • Per valutare un rischio relativo al benessere psicofisico sarà opportuno rivolgersi ad un servizio deputato ad offrire un supporto psicologico anche passando per una consultazione presso il medico di base o il pediatra di riferimento. Le strutture pubbliche a cui rivolgersi sono i servizi socio-sanitari del territorio di appartenenza (Consultori Familiari, Servizi di Neuropsichiatria infantile, centri specializzati sull’abuso e il maltrattamento all’infanzia, etc.).
  • Se entri in contatto con materiale pedopornografico, in qualsiasi contesto online, puoi segnarlo anche anonimamente a STOP-IT, il servizio di hotline di Save the Children Italia, nato nel 2002 (attraverso il portale Stop-it dedicato).

Viviamo in un tempo in cui la vita dei bambini è “datificata”, registrata e condivisa sul web. Con la XIV edizione dell’Atlante dell’infanzia a rischio in Italia, dal titolo “Tempi digitali” esploriamo le opportunità e i rischi che bambini, bambine e adolescenti stanno affrontando dentro la nuova rivoluzione dell’onlife e di una vita spesa tra reale e virtuale. Approfondisci il rapporto: 

xiv atlante dell'infanzia

Se sei un genitore e vuoi saperne di più sul rischio di adescamento online, scarica la Guida per genitori realizzata in collaborazione con la Polizia di Stato

Per approfondire leggi l'articolo "Cos'è la sextortion e come difendere i bambini".

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