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Coronavirus: l’utilizzo dei fondi in Italia

COME STIAMO UTILIZZANDO I FONDI RACCOLTI PER L’EMERGENZA CORONAVIRUS IN ITALIA

Siamo al fianco di bambini, bambine, adolescenti e famiglie per affrontare le conseguenze economiche, socio-educative e psicologiche dell’emergenza Covid-19.

E con noi, al fianco di bambini, bambine, adolescenti e famiglie ci sono privati cittadini, aziende, fondazioni e istituzioni che comprendono l’importanza di sostenere il presente e il futuro delle nuove generazioni. Grazie al loro contributo e alla loro generosità, abbiamo raccolto 12,2 milioni di Euro. Fondi destinati alla fase di prima risposta all’ emergenza (marzo-maggio 2020) e quella successiva della ripartenza (giugno 2020 – dicembre 2021). 

A partire dai primi giorni dell’emergenza abbiamo, infatti, ricalibrato i nostri interventi con il programma “Non da soli”, per fare in modo di raggiungere sin da subito, nelle modalità consentite, quanti più bambini e ragazzi, con un’attenzione particolare a quelli più vulnerabili. Il programma, lanciato per dare una risposta organica all’emergenza sociale ed educativa, ha fornito supporto educativo, tramite attività di sostegno alla didattica a distanza, consegna di tablet e connessioni alle famiglie meno abbienti, tutoraggio per le attività didattiche, e supporto materiale a chi versava in condizioni di particolare difficoltà, distribuendo buoni spesa, fornendo prodotti per la prima infanzia, realizzando un accompagnamento di medio periodo per le famiglie; ha inoltre fornito supporto psicosociale per assicurare un sostegno specialistico ai bambini, le famiglie, le scuole, in particolar modo quelle delle aree più colpite dall’emergenza; Il programma “Non da soli” ha raggiunto circa 75 mila tra bambine, bambini, famiglie e docenti in tutta Italia.

Ma l’emergenza ha un impatto anche nel medio e lungo periodo. Per questo, a partire da giugno 2021, abbiamo avviato la campagna nazionale “Riscriviamo il Futuro” un programma d’intervento della durata di 15 mesi che mira a raggiungere 100 mila bambine, bambini e adolescenti sul territorio nazionale e le loro famiglie e che prevede una serie di iniziative incentrate sulla necessità di garantire i diritti e rispondere alle esigenze e i bisogni dei minori nel periodo post Covid, dando continuità all’apprendimento e all’acquisizione di competenze e assicurando a tutti loro, soprattutto quelli che vivono in condizioni di svantaggio, l’accesso ad opportunità educative, grazie ad una rete territoriale che ha la scuola come fulcro essenziale, e attraverso un sostegno diretto e personalizzato alle famiglie.
Nel biennio 2020-21, in Italia, abbiamo speso complessivamente 12,2 milioni di Euro destinandoli alla fase di prima risposta all’ emergenza e a quella successiva della ripartenza. I fondi sono stati spesi per le seguenti attività:

  • 3,8 milioni di Euro - supporto alle scuole per la didattica a distanza, l'accompagnamento allo studio e attività laboratoriali a distanza durante il periodo di lockdown e attività estive gratuite in Centri educativi e Punti Luce (Spazi Futuro ed Arcipelago Educativo, da giugno a settembre 2020);
  • 2,6 milioni Euro - contrasto alla povertà educativa e alla dispersione scolastica nei Punti Luce;
  • 1,4 milioni Euro - supporto materiale alle famiglie vulnerabili, consegna di voucher per l’acquisto di beni di prima necessità, distribuzione di kit didattici;
  • 1,3 milioni Euro - supporto all'apprendimento della lingua italiana a distanza, servizio legale e supporto psicologico per i minori stranieri non accompagnati durante e dopo il periodo di lockdown;
  • 1 milione Euro - rafforzamento dell'apprendimento e innovazione didattica;
  • 845 mila Euro - distribuzione di tablet e connessioni;
  • 815 mila Euro - supporto psicosociale per le famiglie e per i minori;
  • 344 mila Euro - attività di sviluppo della partecipazione civica digitale durante il periodo di lockdown.


Come stiamo utilizzando i fondi raccolti per l'emergenza Coronavirus nel mondo.