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Emergenza Israele e Gaza

Foto di maggio 2021 di una strada bombardata, si ringraziano United Nations Office Coordination of Humanitarian Affairs (OCHA) per il contenuto.

Il 7 ottobre 2023 una drammatica escalation di violenza è esplosa tra i gruppi armati palestinesi e le forze israeliane in Israele e a Gaza. La situazione nella regione è quanto mai allarmante, la vita e il benessere dei bambini e delle loro famiglie è profondamente a rischio. Le vittime civili sono migliaia, tra questi tantissimi bambini.

Le notizie di bambini palestinesi uccisi e feriti negli attacchi e di bambini israeliani rapiti e tenuti in ostaggio rafforzano i timori di danni psicologici senza precedenti.

"I nostri operatori e le loro famiglie si stanno preparando ad affrontare la situazione. I bambini sono terrorizzati. Nelle precedenti escalation, molti di loro sono stati uccisi e feriti, per non parlare delle gravi conseguenze sulla salute mentale: non ne sono mai usciti indenni. Tutte le parti devono dare prova di moderazione, concentrarsi sulla sicurezza dei bambini e delle famiglie e interrompere la spirale di paura e sofferenza che stanno sopportando da troppo tempo" ha dichiarato Jason Lee, Direttore di Save the Children nei Territori Palestinesi Occupati.

Save the Children lavora nella regione fin dagli anni Cinquanta, con una presenza permanente nei Territori palestinesi occupati (TPO) dal 1973. I team dell’Organizzazione operano in tutto il territorio palestinese, con i propri partner, per garantire che i bambini sopravvivano, abbiano la possibilità di imparare, siano protetti da ogni tipo di abuso e che tutti gli attori si impegnino a rispettare la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell'infanzia.

È di vitale importanza agire tempestivamente e fare tutto il possibile per mettere al sicuro le bambine e i bambini colpiti da questa disastrosa emergenza. Aiutaci a fare di più, dona al Fondo Emergenze per i Bambini.

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Cosa sta accadendo?

Di fronte a tragedie come questa spesso ci si sente impotenti eppure, in questi primi mesi, il sostegno dei nostri generosi donatori ci ha permesso di raggiungere oltre 321 mila persone sfollate, tra cui 165 mila bambini, con vari interventi:

  • Distribuzione di oltre 7.900 pacchi alimentari, 93.000 bottiglie d’acqua e più di 24.000 kit igienici;
  • Supporto psicologico a più di 11.000 bambini;
  • Sostegno economico a oltre 8.000 famiglie in estrema difficoltà.
Foto di maggio 2021 di una strada bombardata, si ringraziano United Nations Office Coordination of Humanitarian Affairs (OCHA) per il contenuto.

Resta aggiornato sulla situazione delle bambine e bambini in Israele e a Gaza.

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