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Alluvione Isole Salomone: Save the Children, almeno un bambino tra le 16 vittime confermate, 10.000 gli sfollati nella Capitale

Secondo la testimonianza diretta degli operatori di Save the Children - l’organizzazione internazionale indipendente dedicata dal 1919 a salvare i bambini e a promuovere i loro diritti - intervenuti sul posto nelle Isole Salomone, colpite questa notte dalla più forte alluvione mai abbattutasi sull’area, anche un bambino è stato trascinato via dalla forza dell’acqua che ha distrutto gravemente una parte del Paese.

Secondo le fonti ufficiali sono 16 le vittime finora confermate e 40 i dispersi,  ma il numero è destinato a salire nelle prossime ore. Più di 10.000 persone hanno trovato rifugio nelle scuole della capitale Honiara, mentre sono centinaia quelle accampate nel terminal dei voli internazionali all’aeroporto.

Una tragedia che colpisce un Paese tra gli ultimi in classifica nell’Indice di Sviluppo Umano (143° posto su 187 paesi), ed uno dei paesi più poveri nella regione del Pacifico.

“Le proporzioni del disastro all’esterno della Capitale non sono ancora chiare perché entrambi i ponti di collegamento sono inservibili. In città migliaia di case sono state spazzate via dall’acqua e le famiglie sono fuggite con i soli vestiti e le poche cose che sono riusciti a portare con se nella fuga. Siamo molto preoccupati delle condizioni di salute e sicurezza dei bambini nelle Isole, vista la loro particolare vulnerabilità in una situazione di emergenza di queste proporzioni,” ha dichiarato Graham Kenna, portavoce di Save the Children a Honiara.

Anche se le piogge torrenziali continuano a riversarsi sull’area, Save the Children ha immediatamente mobilitato i team di intervento sul posto per valutare le situazioni più a rischio. L’Organizzazione è presente nelle Isole Salomone dal 1986 con vari progetti e in particolare  in risposta ai diversi disastri naturali che hanno già colpito il Paese, come terremoti, cicloni, tsunami e alluvioni, e può contare su alcuni depositi predisposti con i materiali di prima necessità come i teloni cerati per costruire ripari, coperte e utensili da cucina.

“Abbiamo una lunga esperienza in quest’area e siamo in grado di mettere in campo un ampio intervento umanitario se si renderà necessario,” conclude Graham Kenna.

Per ulteriori informazioni:
Ufficio stampa Save the Children Italia
06-48070023-81-71
press@savethechildren.it
www.savethechildren.it