Sale il numero delle vittime della tempesta tropicale Trami che ha colpito Manila, tra le quali c’è un bimbo di 5 anni. Nella capitale filippina, devastata dalle piogge che continuano a cadere copiose e secondo le previsioni non finiranno prima di domani, sono proprio i bambini ad essere più esposti a gravi rischi, perché possono aver smarrito i loro genitori o avere grosse difficoltà a fronteggiare il livello dell’acqua nei veri e propri fiumi che attraversano in queste ore la città. Le scuole sono chiuse, come tutti gli uffici pubblici e privati, ma le piogge torrenziali hanno colpito, secondo le autorità, almeno 320 diverse aree in 44 municipalità o centri abitati nelle regioni circostanti.
“Secondo le nostre stime sono decine di migliaia i bambini che hanno dovuto abbandonare le loro case per cercare di mettersi in salvo dalla tempesta. In una emergenza di queste proporzioni i bambini sono spesso in preda al panico e al terrore, e bisogna intervenire rapidamente con i soccorsi per raggiungere in particolare chi è più vulnerabile. Save the Children sta mobilitando lo staff presente sul posto e i propri partner locali, e ha approntato stock di generi di prima necessità perché possano essere distribuiti al più presto nelle aree dove la popolazione è maggiormente a rischio,” ha dichiarato Filippo Ungaro, Responsabile Comunicazione, Campagne e Volontari di Save the Children Italia
L’Organizzazione opera nelle Filippine da 30 anni per fornire soccorso umanitario immediato alle popolazioni locali colpite dai tifoni e altri disastri naturali che purtroppo si ripetono frequentemente nel Paese asiatico. Save the Children sta attualmente intervenendo anche a sostegno dei bambini e delle loro famiglie colpite precedentemente dai tifoni Bopha e Utor. In Filippine si registra una media di 20 tempeste tropicali all’anno che aggravano le condizioni di una regione ad elevato rischio sismico che ospita anche un certo numero di vulcani attivi.
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