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G20, condizione dei bambini: Italia all’8° posto fra i paesi G20 per benessere infantile, ma scende al 16° per disoccupazione giovanile e al disotto della media G20 per qualità dell’istruzione

In occasione del G20, lOng  ha diffuso un nuovo report che misura le condizioni di vita dei bambini nei Paesi membri, aldilà del Pil:  Germania in testa alla classifica, all’ultimo posto l’India.
 

La ricchezza di un paese - cioè un Pil elevato - non garantisce il benessere dei bambini. E infatti Usa, Cina e Giappone - le nazioni con il più alto prodotto interno lordo fra le nazioni G20 - si piazzano, rispettivamente al 9°, 11° e 14° posto della nuova classifica stilata da Save the Children sul benessere infantile, mentre numero 1 della graduatoria è la Germania. All’ultimo posto l’India. L’Italia si colloca all’ 8° posto.

Sono i principali risultati del nuovo report Economic Playgrounds redatto da Save the Children - l’Organizzazione che dal 1919 lotta per salvare la vita dei bambini e difendere i loro diritti - alla vigilia del vertice G20 in programma a Brisbane in Australia, questo week end.

Il rapporto ha voluto verificare il livello di benessere dei bambini delle nazioni appartenenti al G20 e, per far ciò, ha preso in esame 8 ambiti: salute, educazione, parità di genere, reddito, sicurezza, lavoro, infrastrutture ed ambiente per un totale di 18 indicatori.

Dall’analisi di tali parametri risulta che la Germania è la nazione che assicura il maggior benessere a bambini e adolescenti, grazie alle migliori performance relative alla parità di genere, educazione, lavoro e infrastrutture. Seguono Francia e Australia.

L’Italia si colloca all’ posto, quindi in una posizione medio-alta, con alcune punte però molto negative: se infatti sono buoni gli indicatori relativi alla parità di genere, mortalità infantile ed emissione di CO2, si scende invece sotto la media G20 per qualità dell’istruzione e in fondo alla classifica per l’occupazione giovanile.

“Il rapporto Economic Playgrounds  conferma l’allarme sollevato nei mesi scorsi da Save the Children in Italia sulla crescente <> nel nostro paese, cioè sull’impossibilità per milioni di minori di accedere a opportunità educative e formative”, commenta Raffalea Milano Direttore Programmi Italia-Europa Save the Children. “Nella nuova classifica l’Italia si posiziona infatti all’11° posto rispetto all’educazione e ciò si deve soprattutto al basso punteggio degli adolescenti italiani nei test PISA, che valutano le competenze in matematica, scienze e la capacità di lettura negli studenti di 15 anni”.à>

E molto bassa, al 16° posto su 19, è la collocazione dell’Italia in classifica rispetto all’occupazione giovanile. “Le drammatiche percentuali di ragazzi fino a 24 anni 24 che non lavorano spiega questo posizionamento negativo”, prosegue Raffaela Milano. “E’ il peggior risultato, dopo l’Arabia Saudita, il Sudafrica e l’India”.  

Risale la classifica fino al 2° posto il nostro paese, per laparità di genere. “Questo  risultato si deve soprattutto ai bassi tassi di mortalità materna, di gravidanze adolescenziali e al netto aumento di donne nelle istituzioni di governo”, spiega ancora il Direttore dei Programmi Italia-Europa di Save the Children.

Buoni anche i dati relativi all’ambiente grazie alla disponibilità di aree protette e ai livelli – nella norma dei paesi G20 – di inquinamento ed emissioni di CO2. Per quanto riguarda la salute  i bambini e gli adolescenti italiani vedono garantiti buoni livelli di salute, anche se la diffusione dell’obesità infantile fra i bambini fa scendere l’Italia sottola media G20

“Il posizionamento dell’Italia ci conforta a prima vista ma non deve farci dormire tranquilli perché il benessere delle nostre giovani generazioni è gravemente minato dalla disoccupazione che coinvolge sempre più ragazzi e da una crescente povertà educativa che li espone, una volta adulti,  al rischio di finire ai margini della società e del mercato del lavoro”, commenta ancora Raffaela Milano.

“E’ cruciale che il Ministri delle Finanze riuniti questo week end non fermino l’attenzione solo sulla crescita del Pil nei singoli paesi, ma si preoccupino di capire l’effettivo livello di benessere delle persone e dei bambini. La crescita economica deve avere come esito un miglioramento diffuso nella società, affinché nessuno sia lasciato indietro e solo focalizzando gli interventi su settori chiave quale salute, istruzione, parità di genere, lavoro, crescerà il benessere per tutti, a cominciare dai bambini”, conclude il Direttore Programmi di Save the Children Italia.

Per scaricare e consultare il rapporto vai alla sezione pubblicazioni del nostro sito: http://www.savethechildren.it/informati/pubblicazioni

 Nota. La classifica del benessere infantile.

1: Germani; 2: Francia; 3: Australia; 4: Giappone; 5 Corea; 6: Canada;  7: Gran Bretagna; 8: Italia; 9: Stati Uniti; 10: Turchia; 11: Cina; 12: Russia; 13: Argentina;  14: Arabia Saudita; 15: Messico; 16: Brasile; 17: Indonesia; 18: Sud Africa; 19: India

Per ulteriori informazioni:
Ufficio stampa Save the Children Italia
06-48070023-81, 338.7518129-388.1061308, 345. 5508132
www.savethechildren.it
ufficio stampa@savethechildren.org
 



1: Il G20 o “Gruppo dei 20” (19 nazioni più l’Unione Europea) è stato costituito nel 1999 come riunione dei Ministri delle Finanze. Nel 2008 è divenuto il Summit dei Leader. I paesi del G20 rappresentano l’85% del Pil mondiale.