Progetto E.V.A.
Identificazione precoce e protezione delle vittime di tratta e sfruttamento nelle zone di confine
L’ Italia è un paese di arrivo e di transito per molte persone che migrano, tra le quali numerose persone vulnerabili alla tratta finalizzata a una o più forme di sfruttamento. Ventimiglia, in particolare, è una città di transito di migranti che provengono dalla rotta balcanica o dal confine meridionale dell’Italia e tentano di attraversare il confine per dirigersi in Francia o verso altri Paesi europei. Questa rotta è particolarmente rischiosa per i/le minori, giovani adulte e donne con bambini che per la propria condizione di vulnerabilità risultano essere particolarmente esposte a rischio di tratta e sfruttamento, come quante provengono principalmente da Nigeria, Costa d'Avorio, Guinea, ecc.
In Italia, tra il 2011 ed il 2023, sono state 17.774 le persone inserite in programmi di protezione sociale specifici per vittime di tratta e sfruttamento, di cui il 77,9% donne, 20% uomini, 2,1% transgender and 4,5% minori. Lo sfruttamento sessuale resta la forma più diffusa e l’87% delle vittime sono donne.
Descrizione dell’intervento
Il progetto E.V.A., co-finanziato con fondi Europei (AMIF), ha l’obiettivo di attivare meccanismi che garantiscano, nelle zone di transito, l’identificazione precoce delle vittime di tratta e sfruttamento o di persone a rischio di re-trafficking. Tale processo avviene attraverso la valutazione degli indicatori specifici che emergono durante il colloquio con le potenziali vittime e deve essere implementato il prima possibile per agevolare la messa in protezione delle vittime, grazie al trasferimento in case di fuga specifiche dove la sopravvissuta potrà ricostruire in sicurezza la propria identità attraverso un processo di autodeterminazione e re-integrazione sociale.
E.V.A. è un progetto transnazionale che realizziamo in partenariato con altre sei organizzazioni in tre diversi Paesi e persegue l’obiettivo di sviluppare un’efficace e sostenibile strategia nazionale e trans-nazionale volta all’identificazione precoce, l’emersione dallo sfruttamento e la messa in protezione dei destinatari del progetto: minori, ragazze e giovani donne, con/senza figli, vittime di tratta e sfruttamento o a rischio di re-trafficking, nelle zone di transito tra Italia, Francia e Spagna.
In Italia, l’intervento è realizzato sulla frontiera franco-italiana, a Ventimiglia, in sinergia col Numero Verde Nazionale Anti-tratta, l’ente pubblico che a livello nazionale coordina tutte le attività anti-tratta finanziate dal Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri, ed il Consorzio Agorà Network, composto da tre enti anti-tratta liguri.
Da ottobre 2023 a giugno 2024, il progetto ha preso in carico 530 beneficiari, minori, ragazze e giovani donne, provenienti da Costa d’Avorio, Guinea e Nigeria, che hanno ricevuto un intervento di supporto anti-tratta, 176 dei quali solo in Italia.
In Spagna e Francia l’intervento di identificazione, emersione e messa in protezione delle vittime di tratta e sfruttamento è realizzato rispettivamente da Save the Children Spagna, sulla frontiera franco-spagnola (ad Irun, nei Paesi Baschi), e da organizzazioni francesi quali MIST, ARAP Rubis e France Terre d’Asile, nei territori di Parigi e Nimes.
E.V.A. Project
Early identification and protection of victims of trafficking and exploitation in border areas.
Italy is a country of arrival and transit for many migrants, including those who are vulnerable to trafficking of one or more forms of exploitation. Ventimiglia is a transit town for migrants who come from the Balkan route or from Italy's southern border and attempt to cross the border to go to France or other European countries. This route is particularly risky for minors, young adults, and women with children who, due to their vulnerable condition, are particularly exposed to the risk of trafficking and exploitation, for example, those coming mainly from Nigeria, Ivory Coast and Guinea.
In Italy, between 2011 and 2023, 17,774 people were included in the dedicated social protection programmes for victims of trafficking and exploitation, of whom 77.9% were women, 20% men, 2.1% transgender and 4.5% minors. Sexual exploitation remains the most widespread form of exploitation and 87% of its victims are women.
Description of the intervention
The E.V.A. project, co-funded with European funds (AMIF), aims at activating mechanisms to ensure the early identification of victims of trafficking and exploitation or persons at risk of re-trafficking in transit zones. This process is carried out through the assessment of specific indicators, that emerge during the interview with potential victims, and must be implemented as soon as possible to facilitate the protection of the victims by transferring them to specific safe houses where the survivor can safely reconstruct her/his identity through a process of self-determination and social re-integration.
E.V.A. is a transnational project that Save the Children Italy implements in partnership with six other organisations in three different countries. It aims to develop an effective and sustainable national and trans-national strategy in the transit zones between Italy, France and Spain on early identification and protection of the project's target groups: minors, girls and young women with or without children, victims of trafficking and exploitation, or those at risk of re-trafficking.
From October 2023 to June 2024, 530 beneficiaries, minors, girls and young women, from Côte d'Ivoire, Guinea and Nigeria, have received an anti-trafficking support, 176 of them in Italy alone. In Spain and France, the identification, the detection and the protection of victims of trafficking and exploitation is carried out respectively by Save the Children Spain, on the French-Spanish border (Irun, in the Basque Country), and by French organisations such as MIST, ARAP Rubis and France Terre d'Asile, in the territories of Paris and Nimes.