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Petizione bambini italiani senza cittadinanza

 Cittadinanza italiana per i bambini nati o cresciuti in Italia

870.000 alunni senza cittadinanza. È il momento di riconoscere i loro diritti!

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Petizione Save the Children Bambini sotto attacco

Nel nostro Paese ci sono bambine, bambini e adolescenti "italiani" di fatto ma non di diritto.

Anche se nati o arrivati in Italia da piccolissimi e vissuti sempre qui, in base ad una legge vecchia trent’anni, questi minori possono ottenere la cittadinanza solo quando diventano maggiorenni e dopo un complesso iter burocratico. Solo nelle nostre scuole sono più di 800 mila i bambini che vivono questa situazione.

In una fase delicata come quella della crescita, non avere la cittadinanza italiana, sentirsi diversi rispetto ai compagni di classe con i quali si condividono gusti, passioni e aspettative per il futuro, può avere gravi ripercussioni sia pratiche – come la possibilità di partecipare alle gite scolastiche e alle attività sportive - che psicologiche, nella maturazione del senso di appartenenza alla comunità nella quale si vive. Tutto questo ha anche un impatto sul successo scolastico.

Riconoscere attraverso la cittadinanza a queste bambine e bambini la piena appartenenza alla comunità nazionale è un’opportunità che il nostro Paese non può perdere.

COSA CHIEDIAMO IN CONCRETO CON LA TUA FIRMA

Per queste ragioni chiediamo di:

1. RICONOSCERE LA CITTADINANZA ITALIANA A BAMBINE, BAMBINI E ADOLESCENTI NATI O ARRIVATI DA PICCOLI NEL NOSTRO PAESE 

Con questa petizione chiediamo che il Parlamento riformi la legge sulla cittadinanza, per superare l’ingiusta regola che oggi non consente ai bambini nati in Italia o giunti in Italia da piccoli, figli di genitori regolarmente residenti, di divenire cittadini prima del compimento della maggiore età.  

Il Parlamento ha già più volte affrontato il tema. Sono state avanzate diverse proposte: dal riconoscimento della cittadinanza alla nascita per i figli di genitori stranieri regolarmente residenti (ius soli temperato) sino al cosiddetto ius scholae che lega l’acquisizione della cittadinanza al compimento di un ciclo di studi. Le associazioni e i giovani che sperimentano direttamente questa condizione sono stati chiamati dalle istituzioni ad esprimersi e ad avanzare le loro proposte. Ma il processo legislativo allora non ha portato ad una riforma e in seguito si è arenato. La riforma della cittadinanza è uscita dall’agenda della politica. Non è accettabile che i diritti di questi minori siano lasciati in sospeso.

Chiediamo al Parlamento che una riforma della legge sulla cittadinanza al passo con i tempi e rispondente alla domanda di appartenenza delle nuove generazioni sia finalmente discussa e approvata.

2. SOSTENERE L’INCLUSIONE SCOLASTICA DEI MINORENNI CON BACKGROUND MIGRATORIO

Per sostenere concretamente l’inclusione delle studentesse e degli studenti figli di genitori stranieri, chiediamo al Governo di potenziare l’offerta scolastica ed educativa in particolare nei territori dove si concentra la maggiore presenza dei minori con background migratorio, con adeguati percorsi formativi per il personale scolastico e servizi di mediazione culturale, affinché si superino gli ostacoli che in molti casi bloccano anzitempo i percorsi scolastici e che si valorizzino le competenze e le potenzialità di ciascuno studente, di qualsiasi origine, perché ogni bambina e bambino nel nostro Paese abbia la possibilità di far fiorire i propri talenti e costruire liberamente il suo futuro.

Unisciti a noi!

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