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Haiti: una famiglia su 5 sull’orlo della carestia a Port-Au-Prince, ma già cinque milioni di persone nel Paese, tra cui un bambino su due, si trovano oggi ad affrontare livelli acuti di insicurezza alimentare.

Circa cinque milioni di persone ad Haiti, tra cui un bambino su due, si trovano oggi ad affrontare livelli acuti di insicurezza alimentare e il 20% delle famiglie nella sola capitale è a un passo dalla carestia. Lo afferma Save the Children, l’Organizzazione che da oltre 100 anni lotta per salvare i bambini e le bambine a rischio e garantire loro un futuro.

L’aumento della violenza delle bande e la diminuzione degli aiuti ad Haiti stanno alimentando una crisi alimentare senza precedenti nel Paese. Secondo un’analisi dei dati dell’Integrated Food Security Classification[1], più di 1,6 milioni di persone ad Haiti sono sull’orlo della carestia, tra loro più di 600.000 sono bambini. La situazione nel Paese è peggiorata in modo significativo negli ultimi anni, passando da 3,7 milioni di haitiani che soffrivano la fame e avevano un livello di insicurezza alimentare nel 2019 a quasi cinque milioni nel 2024, quasi la metà della popolazione del Paese.

La violenza armata ad Haiti ha trasformato le aree urbane in campi di battaglia, provocando lo sfollamento di oltre 360.000 persone[2]. La violenza delle bande e i blocchi stradali hanno inoltre ostacolato il flusso di beni essenziali, facendo salire alle stelle i prezzi dei prodotti alimentari e impedendo alle organizzazioni umanitarie di distribuire cibo salvavita.

"La crisi in corso ad Haiti si sta rapidamente deteriorando, mentre le bande stringono la presa su circa il 90% di Port-au-Prince. Le famiglie stanno perdendo la loro fonte di sostentamento e viene negato loro l'accesso al cibo essenziale e ai servizi medici. Purtroppo, una famiglia su cinque nell’area metropolitana di Port-au-Prince è ormai a un passo dalla carestia, mentre la violenza armata e i blocchi stradali ostacolano gli sforzi umanitari delle organizzazioni, che si stanno affrettando per fornire aiuti in ogni modo possibile. I dati appena diffusi sottolineano la gravità della situazione, rivelando che altri 200.000 bambini sprofonderanno nella fame acuta tra marzo e giugno. Ciò porterà il numero totale di bambini che affrontano una grave insicurezza alimentare a quasi due milioni. Se la violenza delle bande peggiorasse ulteriormente ad Haiti, la minaccia della carestia metterebbe ulteriormente a rischio tante vite umane” ha dichiarato Chantal Sylvie Imbeault, Direttrice di Save the Children ad Haiti.

Tutte le parti devono fare il possibile per proteggere i bambini e rispettare il diritto umanitario internazionale. Save the Children chiede inoltre alla comunità internazionale di aumentare urgentemente i finanziamenti umanitari per la crisi ad Haiti.

L’Organizzazione sta lavorando 24 ore su 24 per sostenere i bambini intrappolati in un ciclo mortale di violenza, povertà e fame. Sta sostenendo economicamente le famiglie in modo che possano acquistare cibo e altri beni di prima necessità e fornendo supporto sanitario e nutrizionale, compreso il trattamento per i bambini affetti da malnutrizione e la consulenza nutrizionale agli operatori sanitari. Save the Children sta inoltre aiutando i minori ad accedere all’acqua, ai servizi igienico-sanitari, a continuare ad apprendere e a garantire che siano protetti da sfruttamento e abusi. Save the Children opera ad Haiti dal 1978, sia nelle comunità urbane che rurali.

Per informazioni:
Ufficio Stampa Save the Children

Tel. 3389625274 - 3409367952 – 3385791870 - 3316676827
ufficiostampa@savethechildren.org
www.savethechildren.it
 

[1] La scala IPC è un sistema di monitoraggio per valutare le emergenze legate alla fame. Secondo gli ultimi dati IPC appena diffusi, si prevede che 4,97 milioni di persone, sul 91% della popolazione analizzata ad Haiti, dovranno affrontare un'insicurezza alimentare acuta, Fase 3+ dell'IPC, tra marzo e giugno 2024: un aumento di 532.000 unità rispetto all'ultimo rapporto IPC in Agosto 2023. Dei 4,97 milioni di persone che affrontano la Fase 3+ dell'IPC, si stima che il 38% siano bambini, circa 1,9 milioni. Tra marzo e giugno, si prevede che 1,64 milioni di persone si troveranno nella Fase 4 dell’IPC – livelli di emergenza della fame – a un passo dall’IPC 5, la fase peggiore, classificata come “carestia”, caratterizzata da estrema mancanza di cibo, fame, morte e miseria. A Port-au-Prince, si prevede che circa il 20% delle 191.000 famiglie analizzate dall'IPC dovranno affrontare la Fase 4 dell'IPC.

[2] https://haiti.iom.int/data-and-resources