Nel 2023 sono aumentati del 20% gli attacchi alle scuole nei Paesi dell'Unione Africana

Nel 2023 sono stati 411 gli incidenti violenti che hanno colpito le strutture scolastiche nei Paesi dell'Unione Africana, con un aumento del 20% rispetto all’anno precedente. È l’allarme lanciato da Save the Children, l’Organizzazione internazionale che da oltre 100 anni lotta per salvare i bambini e le bambine a rischio e garantire loro un futuro, in concomitanza con l'apertura del 37esimo vertice dell'Unione Africana ad Addis Abeba.

Nel dettaglio, sono stati registrati attacchi con i droni contro le scuole, l'uccisione di insegnanti elementari e l'uso di gas lacrimogeni per disperdere gli insegnanti durante le riunioni. I Paesi più colpiti sono stati la Nigeria (89 episodi) e il Sudan (55). Ma sono stati riscontrati anche l'uccisione di una guardia scolastica, l'irruzione in una scuola elementare per utilizzarla come campo di addestramento e raid aerei su scuole che ospitano famiglie sfollate.

Per quest’analisi, Save the Children ha esaminato i singoli episodi di violenza politica che hanno colpito l'istruzione riportati dall'Armed Conflict Location & Event Database (ACLED) nel 2022 e nel 2023 in tutti gli Stati membri dell'Unione Africana[1], riscontrando un allarmante aumento[2] degli attacchi di anno in anno[3].

Poiché l'educazione è il tema al centro del vertice 2024 dell’Unione Africana e i leader dei diversi Paesi si sono impegnati a costruire sistemi educativi resilienti per potenziare l'accesso a un’istruzione inclusiva, permanente e di qualità in Africa, Save the Children chiede loro di agire in questa direzione e rendere le scuole luoghi sicuri per le bambine e i bambini.

L’Organizzazione esorta inoltre i Paesi dell'Unione Africana che non hanno approvato la Safe Schools Declaration a farlo e ad attuarne pienamente gli impegni, compreso lo sviluppo di un piano di attuazione con la relativa copertura finanziaria.

La Safe Schools Declaration è un impegno politico intergovernativo, firmato da 119 Stati, per proteggere studenti, insegnanti, scuole e università dai peggiori effetti dei conflitti armati. Attualmente solo 37 dei 55 membri dell'UA hanno assunto questo impegno.

"Crescendo durante il mortale conflitto armato nel nord-est della Nigeria, sono stato testimone dell’impattocatastrofico degli incidenti violenti ai nostri sistemi educativi – ha dichiarato Ibrahim Zanna Sunoma, vicepresidente del Parlamento nazionale dei bambini in Nigeria, che partecipa al Vertice - Questi atti di violenza non solo devastano gli edifici scolastici, ma lacerano anche il tessuto stesso della nostra società, lasciando dietro di sé una scia di sogni infranti e di futuri incerti. Instillano la paura e privano moltissimi bambini del diritto fondamentale di apprendere in un ambiente sicuro e accogliente. Le cicatrici di queste esperienze traumatiche sono profonde e lasciano un segno indelebile nei cuori e nelle menti di noi bambini.

"Quando c'è una crisi, le scuole vengono chiuse, distrutte, vandalizzate e saccheggiate. Migliaia di bambini, insegnanti e altro personale scolastico vengono uccisi, rapiti e mutilati, e quelli che restano hanno una prospettiva futura paralizzata".

"In tutta l'Africa, i bambini vengono uccisi mentre vanno a scuola, vengono terrorizzati durante le lezioni e le loro scuole vengono bombardate. Anche quando un bambino riesce ad andarci, spesso è in pericolo – ha commentato Mohamud Mohamed Hassan, Direttore ad interim dell'Ufficio Pan Africa di Save the Children e Rappresentante dell'UA - Molti bambini frequentano la scuola nonostante i rischi, ma nessun bambino dovrebbe trovarsi di fronte a questa scelta. Ma come ci si può aspettare che imparino?”

"Le conseguenze degli attacchi e della violenza nelle scuole sono immense: i bambini vengono feriti da attacchi diretti, l'istruzione viene interrotta, i genitori temono che i loro figli vadano a scuola e le comunità sono in difficoltà. Nonostante l'Unione Africana (UA) abbia compiuto sforzi significativi per proteggere gli studenti, gli insegnanti, le scuole e le università dagli attacchi e per promuovere un'istruzione sicura, la situazione è peggiorata. L'anno scorso abbiamo assistito a un grave deterioramento della sicurezza scolastica in tutta l'Africa. Il 2024 deve essere l'anno del cambiamento per i bambini".

Per informazioni:
Ufficio Stampa Save the Children
Tel. 3316676827 - 3389625274 – 3385791870 - 3409367952

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www.savethechildren.it
 

[1] Save the Children ha selezionato nel database Armed Conflict Location & Event Data (ACLED) nel 2022 e nel 2023 per i Paesi dell'Unione Africana presenti gli episodi segnalati di battaglie, violenza contro i civili ed esplosioni/violenza a distanza e ha filtrato le voci che menzionano uno dei seguenti termini e i loro plurali: Studente, alunno, scuola, insegnante, educazione, classe, preside, preside, direttrice, educatore, college, università, accademico, classe, educatore, bidello, custode. 

[2] I dati dell'ACLED indicano che gli episodi di violenza politica che hanno colpito l'istruzione sono aumentati del 20% dal 2022 al 2023 in Africa. Nel 2023 ci sono state 411 segnalazioni di incidenti violenti che hanno colpito scuole, altre istituzioni di apprendimento, alunni e insegnanti, rispetto alle 341 del 2022. La maggior parte degli incidenti nel 2023 si è verificata in Nigeria (89) e in Sudan (55).

[3] Questo non è il conteggio ufficiale del GCPEA (Global Coalition to Prevent Education from Attack) degli attacchi all'istruzione, per il quale l'ultimo rapporto riguarda il periodo 2021-2022.