Sale a quasi 8.000 bambini il bilancio pesantissimo dei minori morti o dispersi a Gaza dall’escalation. Dalla rottura della tregua questa mattina, ci sono stati almeno 32 morti e decine di feriti, tra cui alcuni bambini.
Rendere gratuita la mensa scolastica per il 10% degli alunni della primaria comporterebbe una spesa di bilancio di circa 243 milioni che salirebbe a 2,4 miliardi se si volesse assicurare il servizio gratuito a tutte le bambine e i bambini della primaria.
L’Organizzazione chiede alla comunità internazionale risorse urgenti e maggiori per proteggere subito i bambini e le famiglie già sfollate, ma anche strutture per proteggerli durante gli spostamenti e all'arrivo nei luoghi di raccolta già sovraffollati.
L’Organizzazione chiede ai leader mondiali presenti alla COP28 di agire sulla crisi climatica per limitare l’innalzamento delle temperature aumentando i finanziamenti per misure di mitigazione, adattamento e perdite e danni
L’Organizzazione ribadisce la preoccupazione che le procedure sull’accertamento dell’età possano ridurre le garanzie in favore dei minori, che questi possano essere destinatari delle procedure accelerate e che non siano accolti in centri a loro dedicati.
I ripetuti fallimenti diplomatici continuano a costare la vita a migliaia di bambini: sarebbero almeno 6.000 i bambini uccisi a Gaza dall’inizio dell’escalation e altri 4.400 i minori dispersi, probabilmente sepolti sotto le macerie.
Alla vigilia della Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza sulle Donne, l’Organizzazione lancia un forte allarme per gli effetti gravi e spesso duraturi della violenza di genere domestica o intra-familiare sui figli delle vittime.
L’Organizzazione chiede alla comunità internazionale di finanziare interamente il piano di risposta umanitaria per i rifugiati Rohingya. Invita inoltre a collaborare con il governo del Bangladesh per il reinsediamento nei Paesi terzi.
Grazie alla vendita del Christmas Jumper, disponibile negli store OVS e su ovs.it, OVS contribuirà a sostenere i progetti di Save the Children, per aiutare tanti bambini a rischio malnutrizione nel mondo.
Ai minori di Gaza manca ancora il necessario per sopravvivere: cibo, acqua potabile, un tetto sopra la testa, assistenza medica e, soprattutto, sicurezza e protezione. Più della metà delle case e delle scuole di Gaza sono danneggiate.
Necessario porre il diritto alla vita al primo posto nelle decisioni sulle politiche migratorie, attivare un sistema europeo di ricerca e soccorso per salvare le persone in difficoltà in mare, corridoi umanitari e di evacuazione per le persone in fuga.
Il futuro di 1 bambino su 10 nel mondo è minacciato da guerre, cambiamenti climatici e conseguenze del Covid-19. Più di 400 milioni di minori vivono in aree di conflitto. Cresce la malnutrizione: nel 2023 ogni minuto sono nati 33 bambini nella fame.
Due adolescenti su 5 tra i circa 1.000 consultati dal Movimento Giovani per Save the Children dicono di conoscere casi di violenza on-line nelle relazioni di coppia. L’Organizzazione ribadisce la necessità di intervenire sul fronte della prevenzione.