Almeno 7,1 milioni di persone, tra cui si stima ci siano 3,3 milioni di bambini, sono attualmente sfollati dalle loro case in tutto il Sudan, un numero che è quasi raddoppiato da quando il devastante conflitto ha spaccato il Paese a metà aprile.
I tagli ai fondi da parte del Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite significano un numero maggiore di bambini affamati e malati. L'Organizzazione invita la Comunità internazionale a rispettare gli obblighi nei confronti del popolo afghano.
L’Organizzazione presenta il Rapporto “Il Mondo in una classe”, al via la campagna e la petizione per chiedere al Parlamento di riformare la legge sulla cittadinanza italiana per i bambini nati o cresciuti in Italia.
L'Organizzazione chiede chiede alla Comunità internazionale di mantenere gli impegni finanziari climatici, comprese le risorse per misure di adattamento e per far fronte a perdite e danni, e far sì che tengano conto dei bisogni dei minori.
L'Organizzazione chiede di rispettare gli obblighi previsti dal diritto internazionale umanitario e dai diritti umani e di garantire che i civili e gli edifici civili utilizzati bambini come case, scuole e ospedali siano protetti dagli attacchi
L’Organizzazione chiede un impegno urgente per sostenere la ripresa del Paese e i bisogni di bambine e bambini colpiti, e ai donatori internazionali di riconoscere economicamente i danni subiti dal Paese a causa della crisi climatica.
L’Organizzazione chiede a tutte le parti di rispettare gli obblighi previsti dal diritto internazionale umanitario e di garantire che i civili e le strutture, in particolare quelle utilizzate dai bambini come case, scuole e ospedali, siano protetti
L’Organizzazione chiede ai leader di eliminare rapidamente l'uso e i sussidi ai combustibili fossili e di frenare il riscaldamento delle temperature per proteggere il futuro dei bambini.
L’Organizzazione chiede alla comunità internazionale di aumentare i finanziamenti e trovare soluzioni collettive per garantire che il cibo e l'assistenza possano arrivare in sicurezza ai bambini e alle loro famiglie in tutto il Paese.
L’Organizzazione chiede alle parti in guerra di dare priorità alla sicurezza dei civili e consentire agli aiuti umanitari di raggiungere tutte le persone che bisognose di aiuto, compresi i 580.000 già sfollati a causa del precedente conflitto.
Si teme che siano oltre 2.000 le persone migranti morte o disperse in mare dall’inizio dell’anno. Una strage evitabile: l’Organizzazione chiede l’attivazione di un sistema coordinato di ricerca e soccorso per salvare vite umane.
L'Organizzazione chiede alle parti in conflitto di concordare un'immediata cessazione dei combattimenti in Sudan e trovare una soluzione pacifica al conflitto.
Si stima che circa due milioni di bambini sotto i cinque anni negli Stati della Nigeria Nordorientale rischiano la malnutrizione acuta nel 2023, 700.000 dei quali la forma più letale.
L’Organizzazione chiede a tutte le parti di dare la priorità a una de-escalation delle violenze in modo che i bambini e le loro famiglie possano essere protetti e i servizi, comprese le scuole, possano riprendere in sicurezza.