A un anno di distanza dalla presa di controllo dell’Afghanistan da parte dei talebani, abbiamo realizzato un report per monitorare la situazione di bambini/e nel Paese. Preoccupano particolarmente crisi economica, siccità e le restrizioni per le ragazze.
Le famiglie che stanno affrontando la peggiore carestia globale degli ultimi decenni stanno ricorrendo a mezzi disperati per sopravvivere. In alcuni paesi del Corno d’Africa la siccità si aggiunge agli effetti dei conflitti e del Covid-19.
In Afghanistan le famiglie sopravvivono a pane e acqua mentre la crisi economica peggiora. 23 milioni di persone, tra cui 14 milioni di bambini, fanno i conti con la fame.
Ad un mese dalla proroga del divieto dei talebani di andare a scuola l’80% delle ragazze delle scuole secondarie, pari a circa 850.000, è ancora escluso dall’istruzione.
Domani avrà luogo la conferenza virtuale dei donatori dove i leader mondiali avranno la possibilità di salvare i bambini afghani da fame, sfruttamento e morte, se si impegneranno da subito stanziando i fondi necessari per affrontare le cause della crisi.
Il famoso fotografo Jim Huylebroek, attraverso i suoi scatti ci mostra la tragedia umana che si sta consumando in Afghanistan a 6 mesi dopo il passaggio di potere.
In Afghanistan oltre 1 milione di bambini e bambine sono costretti a lavorare a causa del crollo dei redditi negli ultimi 6 mesi, mentre un afghano su 13 dichiara di vivere solo di elemosina. La situazione è estremamente difficile.
In Afghanistan la situazione sanitaria è catastrofica, crescono vertiginosamente i casi di polmoniti infantili e di grave malnutrizione. È urgente sbloccare i finanziamenti vitali.
In Afghanistan il numero di bambini malnutriti è raddoppiato da agosto ad oggi. Solo a dicembre, 40 bambini sono morti per malnutrizione grave prima di arrivare in ospedale.