Negli ultimi mesi a causa della siccità, del conflitto e degli sfollamenti, i tassi di malnutrizione sono aumentati vertiginosamente. In occasione della Giornata mondiale del bambino africano, lanciamo l’allarme per intervenire con urgenza.
La peggiore degli ultimi 40 anni, ha costretto più di mezzo milione di persone ad abbandonare le proprie case, in cerca di cibo e acqua, facendo temere il ripetersi della terribile carestia del 2011.
Presso l’Acquario Romano verrà presentato l’evento IMPOSSIBILE2022, uno spazio di confronto per produrre proposte e azioni concrete che possano fare la differenza in positivo per i diritti delle bambine e dei bambini.
Dal 19 al 22 maggio a Roma si terrà "IMPOSSIBILE 2022", il nostro evento che ha l’obiettivo di condividere proposte e interventi concreti per superare le disuguaglianze che guerra, pandemia e crisi climatica hanno generato o aggravato.
Gli aiuti alimentari forniti alle famiglie negli ultimi mesi si stanno rivelando insufficienti a soddisfare i bisogni crescenti, a causa di una terribile combinazione tra crisi economica, impatto della guerra in Ucraina e siccità.
In questo articolo affrontiamo il tema della povertà educativa. Vedremo di che cosa si tratta, quali sono le cause e come si alimenta reciprocamente con la povertà materiale.
In Afghanistan le famiglie sopravvivono a pane e acqua mentre la crisi economica peggiora. 23 milioni di persone, tra cui 14 milioni di bambini, fanno i conti con la fame.
Il mutato ciclo delle piogge sta incidendo sulle capacità di raccolto e produzione per molte famiglie di agricoltori in Zambia, innescando una grave crisi economica e provocando un alto tasso di malnutrizione che colpisce più di 800 mila bambini.
Domani avrà luogo la conferenza virtuale dei donatori dove i leader mondiali avranno la possibilità di salvare i bambini afghani da fame, sfruttamento e morte, se si impegneranno da subito stanziando i fondi necessari per affrontare le cause della crisi.
In Afghanistan oltre 1 milione di bambini e bambine sono costretti a lavorare a causa del crollo dei redditi negli ultimi 6 mesi, mentre un afghano su 13 dichiara di vivere solo di elemosina. La situazione è estremamente difficile.