Il rapporto europeo “Garantire il Futuro dei Bambini” fa il punto sull’applicazione nei singoli paesi, compresa l’Italia, del programma Child Guarantee per spezzare il ciclo della povertà ed esclusione sociale minorile.
Un mese dopo i devastanti terremoti che hanno colpito Siria e Turchia, migliaia di famiglie vivono ancora in rifugi temporanei e faticano a trovare cibo. La situazione dopo i terremoti del 6 e del 20 febbraio.
Secondo una recente analisi, in Italia il 10% delle bambine, bambini e adolescenti vive in condizione di povertà energetica. Un fenomeno, che ha conseguenze importanti sul benessere fisico e mentale dei minori e sulla loro crescita.
A causa dei terremoti in Turchia e Siria, i bisogni della popolazione aumentano. Noi ci siamo a stretto contatto con i partner per assicurare beni di prima necessità. Cosa c’è da sapere sul nostro intervento, la situazione in Siria e in Turchia.
Quali sono i principali fattori che spingono le persone a lasciare il proprio luogo di nascita? Nonostante le difficoltà estreme, che molto spesso le persone migranti devono fronteggiare, quali sono le ragioni ancor più forti che spingono ad affrontarle?
Le prime 72 ore sono fondamentali per salvare i sopravvissuti, in particolare i bambini, più vulnerabili alle gelide temperature. La finestra temporale per portare forniture mediche, acqua e cibo nelle aree colpite si sta rapidamente chiudendo.
Sono migliaia i morti o feriti nel Sud della Turchia e nel Nord-Ovest della Siria, con numeri in aumento e persone ancora intrappolate sotto le macerie. I bambini stanno vivendo nel terrore, è necessaria una risposta rapida.
Il terremoto di magnitudo 7,8 e altre due grosse scosse hanno colpito 10 province nel sud della Turchia e devastato gran parte della Siria, con migliaia di vittime. Stiamo pianificando gli interventi di supporto alle comunità colpite.
Più di otto anni di conflitto in Yemen hanno dato origine a immensi bisogni umanitari. Milioni di persone stanno soffrendo per gli effetti combinati della violenza, della crisi economica e della grave carenza di finanziamenti.
Le famiglie in Ucraina stanno ricorrendo a misure sempre più disperate per sopravvivere alla guerra, come sciogliere la neve per avere l'acqua. L’inverno rigido può uccidere al pari dei missili e dei proiettili di artiglieria.