Lo Ius Scholae è un testo sulla riforma della legge sulla cittadinanza, un’occasione importante per riconoscere i diritti di molti cittadini e cittadine, bambini, bambine e adolescenti - stranieri solo per l’anagrafe.
Dal 23 al 24 giugno a Roma parteciperemo alla Conferenza con una serie di attività previste per entrambi i giorni dell’evento. Leggi l’articolo per approfondire il programma.
Quali sfide e opportunità incontrano i minorenni con background migratorio nei percorsi formativi e scolastici? Attraverso le loro voci, la ricerca IMMERSE illustra cosa può fare la differenza per una vera inclusione e il successo formativo.
In occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato vogliamo dedicare uno spazio al racconto sconvolgente di un giovane migrante che, dall’Afghanistan all’Italia, testimonia i trattamenti umilianti e violenti, che minori e famiglie sono costretti a subire.
Pubblicato oggi il nostro rapporto “Nascosti in piena vista” che documenta storie di minori soli e di famiglie in arrivo o in transito alla frontiera nord, per denunciare le disparità di trattamento e chiedere la fine delle violenze lungo le frontiere.
Continua l’azione di UNHCR e UNICEF in partnership con la nostra Organizzazione, ARCI, D.i.Re e Stella Polare, per rispondere ai bisogni più urgenti di minorenni, donne, famiglie in fuga.
Quattro bambini su cinque soffrono di depressione, angoscia e paura. I risultati del Rapporto “Intrappolati” che abbiamo pubblicato oggi, rilevano che il benessere mentale di bambini, giovani e operatori nell’area è peggiorato negli anni.
Un allarme lanciato dalle Organizzazioni internazionali che operano nel Paese e che condannano senza riserve gli attacchi ai civili e alle infrastrutture civili, come scuole e ospedali.
Oggi, è stato inaugurato il nuovo centro nel quartiere Lucento-le Vallette di Torino, grazie al sostegno di Juventus, che offrirà opportunità educative gratuite a bambine, bambini e adolescenti e sostegno qualificato alle famiglie.
A pochi giorni dalla conclusione della tregua nazionale di due mesi, i bambini avanzano le loro richieste di rinnovare gli accordi di pace e evitare di privare ulteriormente un'intera generazione del proprio futuro.