Alla vigilia dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, l’Organizzazione si appella alla comunità internazionale per rafforzare gli impegni per assicurare il diritto all’educazione ai minori rifugiati.
La piaga delle “spose bambine” coinvolge milioni di minori nel mondo. In Italia manca una monitoraggio del fenomeno, che nel mondo ogni anno riguarda circa 15 milioni di ragazze che si sposano prima di aver compiuto i 18 anni.
La testimonianza di alcuni colleghi dal Libano, che raccontando l'esperienza dei bambini siriani rifugiati nel Paese, sottolineano l'importanza dell'istruzione per garantire alle future generazioni un mondo migliore.
La situazione umanitaria è gravissima e le necessità di aiuto sono enormi. La comunità internazionale deve rendersi conto della gravità e delle proporzioni dell’emergenza e far fronte alle necessità di persone in una situazione di grande vulnerabilità.
Pubblichiamo le graduatorie provvisorie relative alla selezione dei volontari per i progetti di Servizio Civile 2017 – 2018. Le graduatorie pubblicate sono provvisorie in attesa delle verifiche di competenza dell’ Ufficio Nazionale per il Servizio Civile.
In Italia il 48 per cento dei bambini non ha accesso al servizio di mensa scolastica. È ciò che emerge dal rapporto (Non) tutti a mensa, che espone i risultati del monitoraggio sul servizio di refezione scolastica che curiamo da quattro anni.
I bambini di Gaza sono tristemente prigionieri del conflitto più politicizzato del mondo e la comunità internazionale non ha saputo reagire adeguatamente alle loro sofferenze.
“Non è un film, sta accadendo adesso”, lo slogan della forte iniziativa di sensibilizzazione sul conflitto in Siria promossa dall’Organizzazione oggi e domani al Lido.
Nell'agosto di quest'anno in Guatemala è stato abolito il matrimonio precoce. La cosa è stata possibile anche grazie all'azione degli stessi adolescenti, che hanno alzato la voce per i loro diritti.
La testimonianza di Gemma Parkin, che dalla Vos Hestia, la nostra nave di soccorso nel Mediterraneo, ci invia una toccante riflessione sulle scelte che le organizzazioni come la nostra sono chiamate a fare per non abbandonare migliaia di persone in mare.