Al via, con un flash mob a Roma, la campagna “Cosa salveresti?”, che invita tutti a chiedersi cosa porterebbero con sé qualora fossero costretti ad abbandonare la propria casa a causa di una guerra.
Amnesty International, AOI, Oxfam, Rete Pace e Disarmo e la nostra Organizzazione chiedono che venga confermata la sospensione anche per le spedizioni coperte dalle licenze precedenti alla sospensione decisa l’8 ottobre.
L’Organizzazione sottolinea l’ennesimo fallimento della comunità internazionale nel proteggere i bambini di Gaza e che, nel caso di un’escalation a Rafah, ci sarà inevitabilmente un aumento significativo delle gravi violazioni contro i bambini.
Le tre Organizzazioni chiedono ai governi di garantire a tutti i minori una protezione sociale, anche attraverso prestazioni sociali per i minori e assegni familiari universali, ed esortano le istituzioni e i donatori a compiere passi decisivi.
L’Organizzazione chiede al governo e alla Forza di Sicurezza delle Nazioni Unite per Abyei (UNISFA) di agire per proteggere i civili e garantire la sicurezza e la protezione delle comunità colpite, in particolare dei bambini vulnerabili.
L’Organizzazione sottolinea che l’espansione delle operazioni militari israeliane a Rafah – il principale punto di ingresso degli aiuti a Gaza – rischia di far deragliare ulteriormente la fornitura di aiuti nell’enclave assediata.
L’Organizzazione chiede sistemi più strutturati e coerenti affinché gli autori di crimini contro i bambini vengano perseguiti ed esorta tutti coloro che sono coinvolti nelle violenze a difendere i diritti dei minori.
L’Organizzazione esorta la comunità internazionale a incrementare i contributi economici e ad assicurare che il piano di risposta umanitaria per i rifugiati Rohingya sia completamente finanziato
Già attivate oltre la metà delle 300 doti educative che il progetto FUTURA mette a disposizione di ragazze e giovani donne nelle tre città di Napoli, Roma e Venezia.
Presentato a Roma il Report “Un paese, due cure. I divari Nord – Sud nel diritto alla salute”, promosso dalla Svimez in collaborazione con Save the Children