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Birmania: Save the Children, gli aiuti stanno raggiungendo le zone più remote colpite dal ciclone

Save the Children continua la distribuzione di aiuti alle popolazioni colpite dal ciclone in Birmania. Un team dell’organizzazione, composto da operatori umanitari locali, ha raggiunto la punta più occidentale del delta dell’Irrawaddy con delle barche e ha consegnato alla popolazione cibo, bottiglie d’acqua, rivestimenti in plastica per i rifugi e zanzariere.

Al ritorno a Rangoon i volontari hanno descritto scene strazianti. “Abbiamo visto la devastazione causata dal ciclone: in alcune aree sembra che interi villaggi siano stati spazzati via – ha dichiarato uno di loro -. Abbiamo incontrato tanta gente disperata, molti bambini che hanno assolutamente bisogno di soccorsi. E questo ci induce solo a continuare strenuamente a lavorare per portare loro ulteriori aiuti”.

Il lavoro di questi operatori testimonia l’enorme sforzo che i soccorritori in Birmania stanno facendo dal momento in cui il ciclone si è abbattuto sul paese. Oltre agli operatori internazionali inviati a Rangoon, Save the Children ha potuto contare sul proprio staff birmano, che ha lavorato senza sosta per portare soccorsi nella zona del delta: grazie al suo lavoro, l’Organizzazione ha raggiunto 160.000 bambini.

“Esistono degli eroi nella tragedia che ha colpito la Birmania – ha affermato Jasmine Whitbread Direttore Generale di Save the Children UK, appena rientrata dall’area colpita dl ciclone Nargis -. Sono tutti quei birmani che si sono impegnati per portare soccorsi a decine di migliaia di persone. Il team birmano di Save the Children è un esempio per tutti noi. Ci sono ancora centinaia di migliaia di persone che non sono state ancora raggiunte dagli aiuti e i nostri operatori stanno aumentando gli sforzi per riuscire a raggiungerli. Dobbiamo soccorrerli prima che sia troppo tardi”.


Per ulteriori informazioni:
Ufficio stampa Save the Children Italia
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