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Calais: interrompere immediatamente lo sgombero della Giungla finché a ogni bambino non venga garantito un posto sicuro dove stare

Nel campo sono presenti attualmente 1.300 minori non accompagnati, che, se non opportunamente registrati, rischiano di scomparire o di essere sottoposti a abusi e violenze.

Interrompere immediatamente lo sgombero della cosiddetta Giungla di Calais, cominciato ieri mattina, finché ogni bambino presente nel campo non venga registrato e non gli venga garantito un posto sicuro dove stare. È l’appello urgente che Save the Children, l’Organizzazione internazionale dedicata dal 1919 a salvare i bambini in pericolo e a promuoverne i diritti, rivolge alle autorità britanniche e francesi per evitare che i circa 1.300 minori vulnerabili non accompagnati presenti nella Giungla siano abbandonati a se stessi, privi di informazioni adeguate circa il loro trasferimento, con il concreto rischio di scomparire e finire nelle maglie di trafficanti e sfruttatori.

Secondo lo staff di Save the Children presente nel campo, la registrazione dei minori da parte delle autorità è stata interrotta nella giornata di ieri: bambini e adolescenti soli, che vivono già in condizioni molto precarie nella Giungla, non sanno quindi dove trascorreranno le prossime notti e sono ulteriormente esposti a gravi rischi per la loro sicurezza. Lo scorso aprile, quando è stata sgomberata la parte meridionale del campo, 129 bambini sono scomparsi da Calais. Save the Children esorta le autorità britanniche e francesi a lavorare congiuntamente per dare immediata priorità alla protezione dei bambini.

L’Organizzazione chiede che ai minori venga assicurato un posto sicuro dove dormire in queste notti a Calais e di dare loro priorità nel processo di registrazione e di trasferimento, evitando il rischio che rimangano intrappolati nelle lunghe code di migliaia di adulti che in queste ore stanno aspettando di essere registrati. "Siamo felici che la settimana scorsa alcuni bambini vulnerabili che per mesi hanno vissuto nella Giungla di Calais abbiano potuto raggiungere in modo sicuro il Regno Unito. Allo stesso tempo, tuttavia, siamo molto preoccupati della condizione in cui si trovano attualmente centinaia di bambini che non sanno dove dormiranno stanotte e che non hanno alcuna informazione su quello che accadrà loro domani”, afferma Valerio Neri, Direttore Generale di Save the Children. “È  inaccettabile che lo sgombero che le autorità francesi stanno conducendo in queste ore, previsto ormai da settimane, stia mettendo a grave rischio la vita e la sicurezza di tanti bambini vulnerabili.

Siamo inoltre profondamente preoccupati del fatto che a Calais le autorità stiano continuando a trasferire i minori in un’area del campo chiamata Le CAP dove alle agenzie umanitarie non è permesso di accedere e dove i bambini sono ancora più esposti a violenze e abusi. È inaccettabile che le operazioni di sgombero siano cominciate senza che tutti i minori siano stati correttamente identificati, senza che sia stata loro garantita la possibilità di ricongiungersi con i propri familiari nel Regno Unito o in altri Paesi e, ancora, senza che sia stato assicurato loro un posto sicuro dove stare”, continua Valerio Neri A Calais, Save the Children, in collaborazione con Refugee Youth Service, ha allestito diversi punti di informazione per i minori, lungo tutto il percorso verso i centri di registrazione, per fornire a bambini e adolescenti soli il supporto di cui hanno bisogno in questo momento.

Per ulteriori informazioni: Tel 06-48070023/63/81/82 ufficiostampa@savethechildren.org

È disponibile per interviste da Calais la portavoce di Save the Children Valentina Bollenback (in lingua italiana) Tel: +44 7770940519