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Corno d'Africa, AGIRE: raccolti ad oggi 1,4 milioni di euro

La crisi in Corno d’Africa continua inesorabilmente a mietere vittime innocenti.

In Somalia, l’annuncio degli Al Shabab della propria ritirata da Mogadiscio non ha significato né la fine dei problemi di sicurezza nel paese né l’apertura immediata di un corridoio umanitario, come invece ci si era augurati . Se oggi lo stato di carestia è ufficialmente dichiarato in 5 regioni , nelle prossime quattro settimane c’è il rischio che venga esteso a tutto il paese. Ci si prepara quindi a far fronte a un potenziale peggioramento delle crisi umanitaria e all’afflusso massiccio di sfollati interni (IDP’s) nel corridoio di Afgoye.

Qui, come nei campi del Kenya e dell’Etiopia ormai sovraffollati, l’impatto di un alto numero di profughi determina un peggioramento delle condizioni igienico sanitarie. Oltre ai casi di morbillo e diarrea acuta che nei giorni scorsi hanno già mietuto decine di morti, comincia a paventarsi lo spettro del colera.

Proprio per ragioni igienico sanitarie in Etiopia, nei campi di Dollo Ado, dove la scorsa settimana si sono verificati diversi casi di morbillo, migliaia di persone sono state vaccinate e una parte è stata in seguito trasferita in un nuovo campo (Hilaweyn). Anche a Dadaab, al confine tra Kenya e Somalia, si è resa necessaria l’apertura di una nuova sezione, chiamata Kambioos, che può ospitare fino a 90.000 persone.

“Non sopravviveremo” dice con gli occhi infossati ed esausti Fadumo Abdulahi Osman, uno degli sfollati appena arrivati vicino all'ufficio Cesvi di Galkayo - Somalia, con i suoi 3 bambini. “ A Galkayo, i prezzi degli alimentari sono alti, i soldi che otteniamo non sono sufficienti per nutrire me e i miei figli. Stiamo quasi rinunciando anche a mendicare per la strada, siamo in troppi, presto la gente si stancherà di noi.”

Se – per quanto incredibile - è possibile che milioni di persone vengano accomunate da una tragedia come la fame nel XXI secolo, non possiamo permettere che la situazione si aggravi ulteriormente a causa dell’indifferenza.

“Malgrado il periodo estivo, le vacanze, il desiderio legittimo degli Italiani di lasciare a casa le preoccupazioni, il nostro paese si è rivelato ancora una volta generoso” - dice Marco Bertotto, direttore di AGIRE. “Ad oggi abbiamo raccolto circa 1,4 milioni di euro. Una cifra ancora irrisoria di fronte alla dimensioni di questa crisi umanitaria, ma comunque consistente. Continuiamo la campagna di raccolta fondi affinché si possano realizzare progetti più incisivi e ringraziamo quanti hanno finora contribuito”.

L’Agenzia Italiana per la Risposta alle Emergenze annuncia anche che 750.000 euro sono stati già allocati a 9 ONG del network di AGIRE che stanno operando in Somalia, Kenya ed Etiopia, mentre entro la fine del mese di agosto il Consiglio Direttivo assegnerà ufficialmente i fondi aggiuntivi alle stesse nove organizzazioni: ActionAid, Amref, AVSI, CESVI, CISP, COOPI, InterSos, Save the Children e VIS.

AGIRE ha lanciato un appello congiunto di raccolta fondi per sostenere gli interventi delle organizzazioni del network in Etiopia, Kenya, Somalia. L’appello è realizzato con il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri.
Per offrire il proprio sostegno sono al momento stati attivati i seguenti canali, di cui preghiamo di dare massima diffusione:
• SMS al 45500 per donazioni da 2 euro da cellulari TIM, Vodafone, CoopVoce, Noverca, Poste Mobile o chiamando da reti fisse Telecom Italia e TeleTu (fino al 31 agosto).
• On-line : Con carta di credito o conto Paypal sul sito www.agire.it
• Con carta di credito al numero verde 800.132.870 (dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle ore 19.00).
• Con bonifico su conto corrente di Banca Prossima. IBAN IT 79 J 03359 01600 100000060696 intestato ad AGIRE onlus. Causale “Emergenza Africa Orientale”.
• Tramite bollettino postale sul conto corrente n. 85593614 intestato ad AGIRE onlus, via Aniene 26/A - 00198 Roma. Causale “Emergenza Africa Orientale”.
• Assegno bancario non trasferibile intestato ad AGIRE onlus, causale “Emergenza Africa Orientale”. Inviare in busta chiusa a: AGIRE onlus, via Aniene 26/A - 00198 Roma.

Per informazioni e interviste (anche con portavoce da Kenya, Somalia, Etiopia), contattare
Maddalena Grechi (AGIRE) – Tel. 06/64781608 - cell. 366.1981546- e-mail: m.grechi@agire.it
Ufficio Stampa Save the Children - 06/48070023


AGIRE - Agenzia Italiana per la Risposta alle Emergenze è il meccanismo congiunto di raccolta fondi di 12 tra le più importanti ed autorevoli organizzazioni non governative presenti in Italia che hanno scelto di unire le loro forze in soccorso alle popolazioni colpite dalle più gravi emergenze umanitarie. Nove ONG di AGIRE già presenti in Africa orientale – ActionAid, AMREF, AVSI, CESVI, CISP, COOPI, INTERSOS, Save the Children e VIS - hanno aderito a questo appello d’emergenza.