L’Organizzazione chiede a tutte le parti di rispettare gli obblighi previsti dal diritto internazionale umanitario e dai diritti umani e garantire che i civili e i posti frequentati dalla popolazione, in particolare quelli che hanno un impatto sui bambini
Una nuova indagine nazionale condotta da Save the Children, a dieci anni di distanza dalla presentazione dell’ultima ricerca sul lavoro minorile in Italia, evidenzia come il fenomeno sia ancora molto diffuso.
Oltre 400 le bambine e i bambini tra i 6 e gli 11 anni coinvolti nel progetto Kinder Joy of moving, che attraverso un metodo educativo innovativo, favorisce non solo lo sviluppo motorio, ma anche quello cognitivo, emozionale e relazionale dei bambini.
L’Organizzazione chiede alla comunità internazionale di intervenire per assicurare condizioni di vita sicure e dignitose alle bambine, ai bambini e alle loro famiglie e di sostenere la ripresa di questa generazione di giovani.
L’Organizzazione presenta il Rapporto “Ad ogni passo un rischio” e chiede un’azione immediata a tutte le parti in conflitto per proteggere le bambine e i bambini, garantire l'accesso umanitario, fermare l'uso di ordigni esplosivi nelle aree popolate.
L’Organizzazione, che dall'inizio dell’emergenza ha raggiunto più di 87mila persone in Turchia, chiede alla comunità internazionale di intensificare gli sforzi per restituire alle bambine, ai bambini e alle famiglie normalità, sicurezza e protezione.
Milioni di sfollati e danni per 100 miliardi di dollari richiedono un intervento in vasta scala della comunità internazionale per rispondere ai bisogni più urgenti di bambini e famiglie e sostenere la loro ripresa.
Un'analisi, attraverso la lente dei dati, dei nuovi trend della paternità nel nostra Paese. In aumento costante l'utilizzo del congedo di paternità e crescono i padri che si dimettono per la difficoltà a conciliare lavoro e cura genitoriale.iliari
La Commissione d’inchiesta delle Nazioni Unite ha riscontrato numerose violazioni del diritto internazionale commesse in Ucraina, compresi i trasferimenti forzati e la deportazione di bambini all'interno e all'esterno dell'Ucraina.
L’Italia è il Paese dell’Ue con la più alta percentuale di NEET: il 23,1% dei 15-29enni – oltre 2 milioni – si trova fuori dal percorso di lavoro, istruzione o formazione.
L’Organizzazione chiede la revoca immediata del divieto di accesso all’istruzione secondaria per le bambine, perché possano iniziare il nuovo anno scolastico il prossimo 21 marzo.
Già prima del terremoto, più di 15 milioni di persone in tutta la Siria dipendevano dagli aiuti umanitari per soddisfare i loro bisogni primari e si stima ci fossero 1,9 milioni di sfollati nella sola Siria nord-occidentale, in gran parte donne e bambini.
Il dolore e l’appello dei sopravvissuti e dei familiari delle vittime della tragedia di Cutro devono trovare risposta in una concreta assunzione di responsabilità da parte del Governo Italiano e dell’Europa perché questo non accada più.
L’Organizzazione sottolinea come questo accordo sia un'ancora di salvezza per milioni di bambini che devono affrontare una crisi alimentare devastante, accelerata dal conflitto, con effetti catastrofici per i bambini in tutto il mondo..