Salta al contenuto della pagina

Coronavirus: Protocollo d’intesa con il Comune di Bari per iniziative congiunte in materia di promozione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza

I bambini e i ragazzi, a Bari come nel resto d’Italia, rischiano di pagare il prezzo più alto dell’emergenza Coronavirus, intrappolati tra una povertà materiale crescente a causa della crisi e la mancanza di opportunità educative, le difficoltà nella didattica a distanza e il mancato accesso alle attività educative extrascolastiche, motorie e ricreative, preesistenti ma aggravatesi negli ultimi mesi, soprattutto nelle regioni del Centro e del Sud. Per molti di loro la prospettiva è rimanere indietro, perdere motivazione e competenze scolastiche e arrivare perfino all’abbandono della scuola. Basti considerare che il fenomeno dei ragazzi che non studiano e non lavorano nella provincia di Bari è molto alto, con il suo 30,74%[1]. In un circolo vizioso, la povertà materiale alimenta e aggrava la povertà educativa, già esistente, e ipoteca il futuro dei minori.

Per essere al fianco dei minori più vulnerabili, il Comune di Bari e Save the Children, l’Organizzazione che da oltre 100 anni lotta per salvare i bambini e garantire loro un futuro, hanno deciso di unire le loro forze e hanno stipulato un Protocollo d’intesa per realizzare iniziative congiunte in materia di promozione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.

L’obiettivo è quello di avviare una collaborazione in aree di comune interesse, tra le quali la sensibilizzazione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, la promozione dei diritti dei minori nei contesti di emergenza e post-emergenza, il contrasto della dispersione scolastica, della povertà minorile, anche educativa, e la prevenzione di ogni forma di abuso e maltrattamento. Si punterà alla promozione e al rafforzamento di una rete territoriale (scuola, asili nido, servizi educativi, servizi prima infanzia, terzo settore, servizi socio-sanitari, impianti sportivi, realtà culturali), che favorisca la costruzione e il potenziamento di una comunità educante, di cura e di protezione dei minori e delle loro famiglie.

Territori ad alto rischio educativo

Secondo i dati elaborati da Save the Children nell’ambito della nuova campagna per il contrasto alla povertà educativa “Riscriviamo il futuro”, si concentrano soprattutto al sud le percentuali più elevate di studenti in condizioni di maggiore svantaggio socio-economico e culturale, con la provincia di Bari che si attesta al 27% su una media nazionale del 20%[2]. I dati sulla dispersione scolastica, che a Bari raggiunge il 14,6%, non si discostano molto da quelli nazionali, che riguardano il 13,7% dei ragazzi nel nostro Paese, che sono però ancora molto alti rispetto all’obiettivo Ue di riduzione sotto il 10% entro il 2020. Ma il fenomeno della dispersione scolastica si lega anche a quello dei giovani che non lavorano e non studiano e che al Sud riguarda oltre il 20% dei ragazzi, in Puglia sale al 29,7%, a Bari al 30,74%.

Il Protocollo di intesa

Il documento prevede la realizzazione di iniziative congiunte di informazione e sensibilizzazione attraverso le articolazioni territoriali del Comune di Bari e di Save the Children sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, in particolare rivolte a insegnanti, studenti, educatori, formatori, famiglie, bambini, ragazzi, istituzioni e a tutti i soggetti interessati. Tra gli obiettivi c’è lo sviluppo di un intervento strategico ed integrato per creare e rafforzare a livello cittadino tre tipologie di comunità: comunità di cura (diretta al coinvolgimento degli attori territoriali per la promozione di azioni volte al miglioramento delle condizione di benessere del bambino 0-6 anni), comunità educante (diretta al coinvolgimento degli attori territoriali per la promozione di azioni volte al miglioramento delle condizione di benessere per bambini e ragazzi 6-17 anni) e comunità di protezione (diretta al coinvolgimento degli attori territoriali per la protezione di minori, minori stranieri non accompagnati e bambini vittime di violenza assistita) anche dal punto di vista della tutela legale.

Previsti anche tavoli territoriali di partecipazione per promuovere lo sviluppo di buone pratiche locali tra genitori, studenti, docenti, anche mediante piattaforme on line, con l’obiettivo di combattere la dispersione scolastica e favorire il benessere, a garanzia del diritto all'istruzione di qualità per tutti, anche attraverso la valorizzazione del protagonismo di docenti, studenti e famiglie, per favorire l’educazione di minori e famiglie a un uso consapevole delle tecnologie digitali, per garantire la messa in campo di misure di prevenzione e protezione, oltre che di sostegno integrato e prolungato alle vittime, per rinnovare gli sforzi congiunti per il contrasto dello sfruttamento sessuale dei minori online e di ogni altra forma di abuso online.

Particolare attenzione sarà rivolta alla protezione dei diritti dei minori nel contesto di emergenza e post-emergenza Covid-19, anche mediante la distribuzione di beni di prima necessità, beni utili per attività scolastiche ed educative e dispositivi informatici ai bambini e alle famiglie in difficoltà, promuovendo sul territorio le Linee di indirizzo per i piani di emergenza stilate da Save the Children e dalla Protezione Civile.

“Ringrazio Save the Children per tutto il sostegno che in questi anni ha dato ai bambini e alle bambine della nostra città. In questo periodo d'emergenza il suo aiuto è stato ancora più prezioso: le condizioni delle famiglie sono peggiorate e la mancata frequenza della scuola, dei centri Save the Children e dei centri famiglia, ha fatto venir meno molti di quei momenti di cura su cui i bambini e i ragazzi potevano contare. Inoltre sono emerse ancor di più le disuguaglianze: la scuola a distanza è più difficile per chi non ha un computer, una connessione, vive in una casa molto piccola o dove i genitori non possono aiutare a fare i compiti. Per questo ringrazio Save the Children per i numerosi tablet forniti, a cui si aggiungono i 500 mila euro stanziati dalla nostra amministrazione per far fronte alla mancanza di tablet e connessioni nelle famiglie meno abbienti. Tuttavia il loro utilizzo non è neutro e può comportare dei pericoli, per questo è importante il percorso sul cyberbullismo che avviamo con questo protocollo. Inoltre con questo protocollo chiederemo alle scuole di entrare nelle classi virtuali per salutare gli studenti e gli insegnanti e concludere insieme l'anno scolastico e capire il loro punto di vista rispetto a questa pandemia. Infine una particolare attenzione sarà data alla sensibilizzazione sull'uso della mascherina, sul distanziamento fisico e sulla pulizia delle mani e su tutti gli altri comportamenti da adottare per diminuire la diffusione del covid 19” ha affermato l’Assessora alle Politiche Educative e Giovanili per il Comune di Bari, Paola Romano.

Per prevenire e ridurre il rischio di condotte inappropriate che possano ledere i diritti delle bambine e dei bambini, è prevista anche la definizione di un Sistema di Tutela (Child Safeguarding) per i servizi educativi per la prima infanzia, nonché per supportare il personale docente e non nel garantire un ambiente educativo sicuro, attraverso strumenti e prassi operative consolidate ed istituite.

“Il drammatico impoverimento economico rischia di determinare un forte incremento della povertà educativa già ampiamente diffusa nel nostro Paese prima della crisi. Temiamo che tanti bambini e adolescenti, soprattutto quelli che vivono ai margini, possano essere lasciati indietro nell’apprendimento e nello sviluppo delle proprie capacità, restare isolati e perdere fiducia e motivazione in se stessi e nello studio. La nuova azione programmatica di Save the Children, nell’ambito della campagna Riscriviamo il futuro, è dedicata a loro, ai bambini e agli adolescenti nei territori più svantaggiati, per combattere il “learning loss”, la povertà materiale e supportare il ritorno a scuola dei minori. E’ importante favorire iniziative di contrasto alla povertà minorile, anche educativa, a partire dalla primissima infanzia sino al raggiungimento della maggiore età dei ragazzi, con il coinvolgimento delle loro famiglie e incoraggiare la partecipazione attiva dei minori alle scelte che li riguardano e assicurare un’attenta considerazione del loro punto di vista”  ha concluso Agnese Curri, referente territoriale in Puglia di Save the Children.

Per ulteriori informazioni:

Tel. 06-48070023/63/81/82
ufficiostampa@savethechildren.org
www.savethechildren.it

[1] Rapporto Riscriviamo il Futuro di Save the Children, che include l’inedita indagine realizzata per l’Organizzazione dall’istituto di ricerca 40 dB su un campione in Italia di oltre 1000 bambini e ragazzi tra gli 8 e i 17 anni e i loro genitori. Contiene mappe educative con dati pre Covid

[2] Invalsi, a.s. 2018-2019