Con questa trasformazione, coincisa con una revisione dello Statuto che vuole dare maggiore spazio al protagonismo giovanile, Save the Children Italia mira a partecipare a pieno titolo al processo di riforma del Terzo Settore.
L’Organizzazione invita i leader mondiali riuniti alla Conferenza di Oslo a dare priorità ai finanziamenti per la protezione dell'infanzia nelle risposte umanitarie. Il deficit dei finanziamenti ha escluso dalla protezione 18 milioni di minori a rischio.
L’Organizzazione invita i leader mondiali a proteggere il futuro delle nuove generazioni, ad ascoltarle e a intensificare finanziamenti e azioni per il clima.
L’Organizzazione chiede ai donatori internazionali di aumentare subito il loro sostegno al Niger e al Burkina Faso per evitare che una situazione già catastrofica peggiori.
Secondo la nuova ricerca dell’Organizzazione e del centro di ricerca Samuel Hall dal titolo “Girls on the move in North Africa”, violenze domestiche, conflitti, mancanza di lavoro, matrimoni forzati sono tra i fattori che spingono le ragazze a migrare.
L’Organizzazione chiede ai leader mondiali e ai principali finanziatori di aumentare il sostegno umanitario per fornire assistenza salvavita e investire in sistemi di allerta precoce, preparazione ai disastri e programmi di resilienza.
L’Organizzazione è impegnata nella rilevazione dei bisogni educativi nei territori per collaborare con le istituzioni locali, le scuole e le organizzazioni territoriali a sostegno di bambine, bambini e adolescenti coinvolti nell’ emergenza.
L’Organizzazione, nell’esprime cordoglio e vicinanza alle comunità colpite, sottolinea l’importanza di assicurare la continuità educativa a tutti i bambini coinvolti nell’emergenza ed è pronta ad impegnarsi su questo fronte.
L’Organizzazione chiede l’immediata cessione delle ostilità e alle parti in conflitto di rispettare la dichiarazione di Gedda sulla protezione dei civili. Chiede, inoltre, alla comunità internazionale di rispondere ai gravi bisogni del Paese
L’Organizzazione chiede il libero accesso a tutte le aree colpite dal terremoto e un sostegno a lungo termine alle agenzie umanitarie per arrestare la grave situazione alimentare e dare alle famiglie la sicurezza di cui hanno bisogno
Le tre ong sottolineano l’esigenza di una valutazione del superiore interesse dei minori, anche in considerazione che molti sono vulnerabili, ed evidenziano che bisognerebbe prioritariamente garantire assistenza familiare ai bambini nei Paesi ospitanti.
L’Organizzazione, che in Messico lavora in 40 centri di accoglienza in 7 città di confine, fornendo alle famiglie migranti aiuti umanitari e assistenza psicosociale, chiede al governo messicano le politiche interne per la protezione dei minori.
I minori che scappano con le loro famiglie stanno arrivando in Sud Sudan e in Egitto, ma non hanno cibo e acqua al confine. L’Organizzazione sta sostenendo i rifugiati con la distribuzione di beni di prima necessità, supporto psicologico e spazi sicuri.
L’Organizzazione lancia un appello perché il governo di Israele riapra immediatamente tutti i valichi di Gaza per consentire l'assistenza umanitaria salvavita a coloro che ne hanno bisogno, compreso l'accesso a cure mediche specialistiche.