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Emergenza sud-est asiatico, aumenta il numero delle vittime del terremoto in Indonesia e cresce la preoccupazione per il nuovo ciclone in arrivo sulle Filippine. 7 le organizzazioni di Agire attive nella zona

Le vittime causate dal violento terremoto che ha colpito l’isola di Sumatra hanno già superato il migliaio. Sono 1.100 secondo le stime ufficiali delle Nazioni Unite ma è ormai certo che il bilancio finale sarà drammaticamente superiore, tanto che anche il Ministero della Salute indonesiano prevede 3/4000 morti. E’ ancora difficile avere notizie da Pariaman, 78 km a sud est di Pandang, una delle città più vicine all’epicentro e quindi più colpita. Qui i morti potrebbero essere centinaia. Ovunque si continua a scavare tra le macerie mentre con il passare delle ore diminuiscono le probabilità di trovare qualcuno ancora in vita ed aumenta drammaticamente il rischio di epidemie. Ormai ridotte le riserve di acqua potabile.

Nelle Filippine intanto, ancora impegnate nei soccorsi alle popolazioni colpite dal tifone Ketsana il 26 settembre, c’è grande preoccupazione per l’arrivo di un nuovo, fortissimo ciclone previsto per domani e denominato “Parma”. Gli esperti ritengono che “Parma” sarà il più potente tifone a colpire le Filippine dal 2006, con raffiche di vento che toccheranno i 243 km/h. Solo nella zona di Manila oltre 100.000 persone abbandoneranno le loro case minacciate dallo straripamento del lago. Ma secondo OCHA sono addirittura 1.8 milioni le persone che potrebbero essere colpite. In queste ore sono in corso complesse operazioni di evacuazione per mettere in salvo più vite possibili.
Sono sette le organizzazioni di AGIRE attive nelle zone dell’emergenza: ActionAid, CESVI, GVC, Intersos, Save the Children, Terre des Hommes e VIS.

Oltre alle analisi dei bisogni condotte da tutte le organizzazioni sopra citate - ancora in corso a Sumatra e già terminati nelle Filippine in Vietnam e Laos – sono già in atto i primi interventi di soccorso concreto : distribuzione di razioni alimentari, kit igienico-sanitari, medicinali, acqua potabile e tende. Nelle prossime ore si amplierà ulteriormente la scala dell’intervento e saranno disponibili le prime stime sui fondi necessari per il primo soccorso e la ricostruzione.
L’appello lanciato da AGIRE si inquadra all’interno di un coordinamento promosso con il Ministero degli Affari Esteri, il Dipartimento della Protezione Civile, la Croce Rossa Italiana, per garantire una risposta coordinata del sistema-paese all’emergenza in corso nel rispetto dei diversi mandati ed ambiti di intervento.

Per offrire il proprio sostegno è possibile fare una donazione tramite:
• SMS (Vodafone, Tim, H3g) o chiamate da rete fissa Telecom del valore di 2 euro al 48549
• On line dal sito internet www.agire.it
• Con carta di credito al numero verde 800.132870
• Conto corrente postale n. 85593614, intestato ad AGIRE onlus, via Nizza 154, 00198 Roma.
• Bonifico bancario sul conto BPM - IBAN IT47 U 05584 03208 000000005856. Causale: “AGIRE per l’Africa”.
• Sportello Bancomat del circuito Quimultibanca. Menù: Pagamenti e
Ricariche, codice 111.

Roma, 2 Ottobre 2009

AGIRE onlus è il coordinamento di alcune tra le più autorevoli e accreditate organizzazioni non governative italiane – ActionAid, AMREF, CESVI, CISP, COOPI, COSV, GVC, Intersos, Save the Children, Terre des Hommes, VIS e WWF – che hanno scelto di unire le proprie forze per intervenire in modo tempestivo sulle grandi emergenze umanitarie.

Per informazioni e interviste:
Ufficio stampa: Alberto Bobbio – INC
cellulare 335.109.72.77 E-mail: a.bobbio@inc-comunicazione.it