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G20 Finanze: lavorare di più per la cancellazione del debito dei paesi più poveri affinché le risorse liberate vengano investite in istruzione e assistenza sanitaria

“Accogliamo con favore gli sforzi del G20 per rispondere alla crisi economica causata dalla pandemia di COVID-19, che include il supporto a i paesi più poveri del mondo. Tuttavia, a fronte di 35 Paesi a basso e medio reddito che continuano a spendere di più per il pagamento del debito che per l'assistenza sanitaria dei loro cittadini, rimane forte la preoccupazione per la mancata decisione di cancellare il debito di quei governi che ne hanno così disperatamente bisogno. Ogni giorno che passa senza un’azione in questa direzione significa vite e futuro persi per i bambini che stanno sopportando il peso maggiore di questa crisi”. Lo afferma Save the Children, l’Organizzazione internazionale che da oltre 100 anni lotta per salvare la vita dei bambini e garantire loro un futuro.

Le iniziative sul debito stabilite dai G20 in seguito alla crisi causata dal COVID-19 hanno permesso a diversi paesi di investire il denaro dovuto ai creditori nelle loro finanze pubbliche, in servizi essenziali quali istruzione, assistenza sanitaria, nutrizione e sostegno ai mezzi di sussistenza per i bambini più poveri e le loro famiglie.

La riunione dei ministeri delle finanze e dei governatori delle banche centrali dei G20 di ieri ha deciso di estendere la Debt Service Suspension Initiative (DSSI) fino alla fine di quest'anno. Ciò è utile, ma non è sufficiente. Estensioni brevi e temporanee di questa iniziativa non aiutano i paesi a pianificare e gestire in modo appropriato le proprie finanze. Data la carenza di finanziamenti nei paesi a basso reddito, è urgente prevedere una proroga a più lungo termine, almeno fino alla fine del 2022.

Sono necessari maggiori e più veloci progressi anche nella ristrutturazione del debito, che potrebbe offrire un alleggerimento a più lungo termine rispetto a quanto previsto dalla DSSI. Sono passati mesi dall'annuncio iniziale del Common Framework for Debt Treatments e finora solo il Ciad sta avanzando con la richiesta di trattamento del debito. La continua mancanza di trasparenza intorno alla struttura del Common Framework è altamente problematica e deve essere affrontata per garantire la responsabilità di tutti gli attori coinvolti.

Entrambe queste iniziative del G20 – spiega l’Organizzazione - sono destinate a fallire a meno che i creditori privati ​​non aderiscano, cosa che continuano a non voler fare. Il G20 deve essere più proattivo nel portare i creditori privati ​​al tavolo dei negoziati, anche considerando l’opzione di legiferare in merito.

Il FMI ha in questi giorni evidenziato la grave crisi che i paesi a basso reddito stanno affrontando, a causa di un accesso limitato ai finanziamenti e poche possibilità di aumentare le entrate, e ha chiesto un'azione urgente. Il G20 ha promesso di "utilizzare tutti gli strumenti per aiutare i paesi a basso reddito", ma il dettaglio nell’ultimo comunicato è molto al di sotto di tale ambizione.

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