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Haiti: Save the Children interviene in aiuto dei bambini nel paese flagellato dalle tempeste

Save the Children sta assistendo i bambini e le famiglie colpiti dalle ultime catastrofi naturali ad Haiti, che dalla metà di agosto è stata funestata da ben tre tempeste tropicali e che sta affrontando la quarta in queste ore.
In seguito alla tempesta tropicale Fay che si è abbattuta sull’isola il 15 e 16 agosto, l’uragano Gustav il 26 agosto e Hanna il 1° settembre, il Paese versa in condizioni critiche.
Dopo che già l’uragano Gustav aveva colpito circa 100.000 persone, il governo di Haiti ha annunciato che altre 250.000 persone sono state coinvolte dalla furia dalla tempesta tropicale Hanna ed attualmente 60.000 vivono in rifugi temporanei, mentre oltre 15.000 case sono state distrutte o gravemente danneggiate.
L’entità del disastro è enorme: l’80% della Artibonite Valley è inondata e il 70% dei raccolti è andato perduto nel sud del paese. Le tra le città più colpite dalle piogge insistenti Jacmel, Gonaïves e Hinche, dove Save the Children svolge regolarmente attività programmatiche. La situazione si presenta particolarmente grave a Gonaïves, dove le inondazioni hanno totalmente paralizzato la città.
L’organizzazione è intervenuta inviando nell’area un team dedicato che possa valutare immediatamente la situazione e sta già pianificando una risposta di lungo termine. Al momento gli operatori di Save the Children stanno cercando di raggiungere i bambini sfollati che vivono nei rifugi di Gonaïves e Jacmel, creando spazi sicuri dove essi possano svolgere le loro normali attività, in attesa che l’acqua si ritiri e le famiglie possano riprendere la loro quotidianità.
“I bambini stanno vivendo in un ambiente estremamente insicuro e sono a grande rischio, ma i loro bisogni sono sottovalutati nel caos provocato dall’emergenza.” ha dichiarato Ned Olney, capo delle operazioni di Save the Children nel paese. "L’organizzazione sta lavorando affinché i bambini siano protetti, e possano svolgere delle attività in spazi sicuri, mentre i loro genitori cercano di ricostruire le proprie vite."
Gli interventi di Save the Children sono volti anche ad assicurare ai bambini la possibilità di andare a scuola. Oggi le scuole avrebbero dovuto riaprire in tutto il Paese, ma molti edifici sono danneggiati e fino a venerdì il Ministero dell’Istruzione non aveva ancora deciso se rimandare l’inizio dell’anno scolastico su tutto il territorio, come già avvenuto nell’area di Jacmel.
Circa 150 scuole in cui Save the Children lavora direttamente, nell’area colpita dalle inondazioni, sono state colpite e 16 di esse hanno riportato gravi danni strutturali. Inoltre, molte famiglie hanno perso i loro mezzi di sussistenza e non riescono a pagare le rette scolastiche.
Nota
Save the Children lavora ad Haiti dal 1985. Il paese sta affrontando delle enormi sfide per migliorare la vita dei bambini. Oltre alla povertà estrema, Haiti è la nazione che è più colpita dall’Hiv/Aids dopo quelle dell’Africa Sub-sahariana. La malattia non fa che aggravare la salute dei bambini, già compromessa dalla povertà e dall’inadeguato accesso alle cure sanitarie di base.

Per ulteriori informazioni:
Ufficio Stampa – Save the Children Italia
tel. 06.48070071 -23 , press@savethechildren.it , www.savethechildren.it