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Il decalogo dei diritti negati ai bambini della Campania a causa dell’emergenza rifiuti

“Temiamo che l’attuale momento politico rallenti ancora di più la già tardiva soluzione dell’emergenza rifiuti in Campania, perché nelle discariche e sotto il cumulo di immondizia che da giorni ricopre Napoli e parte della regione, sono finiti anche i diritti di buona parte degli oltre 7.000 bambini che vivono in queste terre. Save the Children ha verificato, alla luce della Convenzione ONU sui Diritti del Fanciullo, che sono almeno 10 i diritti fondamentali negati a tanti bambini e adolescenti”. Queste le parole e il commento di Valerio Neri, Direttore Generale di Save the Children Italia.

E questo a seguire il Decalogo dei Diritti in Discarica:

Articolo 2 principio non discriminazione
“Gli Stati parti adottano tutti i provvedimenti appropriati affinché il fanciullo sia
effettivamente tutelato contro ogni forma di discriminazione”

I bambini campani sono stati discriminati poiché hanno avuto un trattamento differente rispetto a quello dei coetanei che vivono in altre regioni d’Italia

Articolo 3 superiore interesse del minore
“In tutte le decisioni relative ai fanciulli (..) l’interesse superiore del fanciullo deve essere una considerazione preminente. Gli Stati parti si impegnano ad assicurare al fanciullo la protezione e le cure necessarie al suo benessere (..)”

Non è stato tenuto in alcuna considerazione, né mai citato da nessuno, quale fosse l’interesse dei minori in questa vicenda e se a tale interesse fosse riconosciuta priorità.

Articolo 6 diritto alla vita e sviluppo
“Gli Stati parti assicurano in tutta la misura del possibile la sopravvivenza e lo sviluppo del fanciullo”
E’ stato chiaramente colpito il diritto al “sano” sviluppo dei ragazzi, e non sapremo mai quanto.

Articolo 12 diritto partecipazione e ascolto
“Gli Stati parti garantiscono al fanciullo capace di discernimento il diritto di esprimere liberamente la sua opinione su ogni questione che lo interessa, le opinioni del fanciullo essendo debitamente prese in considerazione(…)”
I ragazzi e le ragazze di Napoli e degli altri comuni della Campania non sono mai stati adeguatamente consultati in merito al problema. Le loro opinioni non sono mai state prese in considerazione.

Articolo 19 diritto alla protezione
“Gli Stati parti adottano ogni misura (…) per tutelare il fanciullo contro ogni forma di violenza, di oltraggio o di brutalità fisiche o mentali, di abbandono o di negligenza, di maltrattamenti o di sfruttamento(…)”.
Quanti bambini hanno assistito o sono stati coinvolti in tafferugli per la strada a seguito delle proteste per la presenza dei rifiuti? Quanti bambini hanno assistito alle vivaci discussioni in famiglia che possono essere state generate o acuite da un contesto esterno di forte tensione, rischiando di esserne coinvolti o comunque turbati?
E’ difficile poterli contare, ma possiamo dire che anche questo diritto gli è stato negato.

Articolo 24 diritto alla salute
“Gli Stati parti riconoscono il diritto del minore di godere del miglior stato di salute possibile(…)”
L’emergenza rifiuti è un palese attentato alla salute dei minori in senso ampio.
Articolo 27 standard di vita
“Gli Stati parti riconoscono il diritto di ogni fanciullo a un livello di vita sufficiente, per consentire il suo sviluppo fisico, mentale, spirituale, morale e sociale”.

Considerato lo standard italiano, le condizioni di vita dei minori di Napoli e dei paesi limitrofi possono essere considerate al di sotto della media e insufficienti a garantire il pieno sviluppo fisico, mentale, spirituale, morale e sociale dei bambini stessi.

Articolo 28 diritto all’istruzione
“Gli Stati parti riconoscono il diritto del fanciullo all’educazione(..)”

La chiusura seppur temporanea delle scuole non permette ai ragazzi la regolare frequenza, ledendo così il diritto all’istruzione.

Articolo 29 finalità dell’educazione
“Gli Stati parti convengono che l’educazione del fanciullo deve avere come finalità:
(..) e) sviluppare nel fanciullo il rispetto dell’ambiente naturale”

Come è possibile per bambini e ragazzi sviluppare sensibilità e rispetto verso l’ambiente se vivono in una condizione di grave degrado ambientale? E che tipo di educazione ambientale viene fornita loro a scuola?

Articolo 31 diritto al gioco
“Gli Stati parti riconoscono al fanciullo il diritto al riposo e al tempo libero, a dedicarsi al gioco e ad attività ricreative”

Dove giocano i bambini dei quartieri colmi di spazzatura?
“Siamo stupefatti dal silenzio delle amministrazioni pubbliche in merito a questa grave situazione e alla discussione generale seguita agli eventi in corso”, conclude il Direttore Generale di Save the Children Italia. “Va sempre sottolineato che quando una grande emergenza colpisce la popolazione, i bambini e i ragazzi sono sempre quelli che più di altri ne soffrono e vedono negati i propri diritti basilari”.

Per maggiori informazioni:
Ufficio stampa - Save the Children Italia
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