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Infanzia al Sud: necessarie più risorse e qualità degli interventi per il futuro di 1.227.000 minori a rischio

Su 100 bambini che vivono in Calabria e in Campania solo 3 accedono all’asilo nido, ma in tutto il Mezzogiorno la frequenza è comunque 4 volte inferiore alla media nazionale. Un futuro migliore per chi cresce al Sud sembra meno possibile e più lontano se, dopo l’asilo, anche a scuola si perdono per strada 3 studenti su 10 che non arrivano al diploma, servizi spesso essenziali come il tempo pieno sono disponibili in meno di 1 caso su 10 (8,6% nel Mezzogiorno e 7,1% nelle isole), mentre 1 bambino su 2 (42,6%) ne può usufruire nel Nord-Ovest. Un percorso di crescita che in 601 comuni del Sud ad alta densità criminale su un totale di 1.608 espone bambini e adolescenti ad una cultura di illegalità e violenza diffusa.

Anche sul fronte della povertà sono i minori che vivono nel Mezzogiorno ad essere maggiormente colpiti, con un numero doppio di bambini e adolescenti in condizioni di povertà relativa (1.227.000 sul totale di 1.876.000 in Italia) e 359.000 in condizioni di povertà assoluta, il 9,3% di tutta la popolazione minorile meridionale (1).

Alla crisi in atto, che aggrava ulteriormente le condizioni economiche delle famiglie e in particolare di quelle con più figli minori, si associa una drammatica e continua contrazione delle risorse pubbliche. I fondi per gli interventi sociali trasferiti dallo Stato centrale alle Regioni si sono ridotti tra il 2008 e il 2011 dell’85% (da 1.213,2 milioni a 178,5) (2) e, sul fronte dell’educazione, già nel 2008 la spesa dell’Italia si è collocata al 29 posto su 34 Paesi secondo le stime dell’OCSE (il 4,8% del PIL contro una media del 6,1%).

Questo il punto di partenza di Crescere al Sud, la rete promossa da Fondazione con il Sud e Save the Children che raccoglie 20 associazioni e organizzazioni presenti sul territorio, che in occasione dell’incontro odierno con il Ministro per la Coesione Territoriale Fabrizio Barca richiama con forza l'esigenza di maggiori risorse per l'infanzia al Sud, a partire dall'utilizzo dei Fondi Europei. Infatti, nonostante i progressi degli ultimi mesi, l'Italia ha speso solo il 19, 7% dei 43,5 miliardi di euro destinati alle Regioni del Sud e rimane al penultimo posto tra i Paesi europei per capacità di spesa (3).

Grazie alle competenze, al radicamento sul territorio e alla professionalità delle organizzazioni che ne fanno parte, Crescere al Sud punta a favorire una maggiore qualità degli interventi di contrasto alla povertà promuovendo, a partire dal ruolo centrale della scuola, la tutela dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, dalla cittadinanza alla legalità, dal gioco all’ambiente e alla salute.

“I dati statistici, ma anche le tante storie dei ragazzi che incontriamo con i nostri progetti, ci raccontano una disuguaglianza di mezzi e opportunità inaccettabile che colpisce in modo chiaro in particolare i bambini e gli adolescenti del sud, in una realtà sempre più difficile dove cresce la povertà e si indebolisce il sistema educativo e del welfare. La dispersione scolastica raggiunge livelli allarmanti, come nel caso della Campania, dove 20.520 minori con meno di 14 anni hanno abbandonato la scuola tra il 2005 e il 2009 (4), e dove si registra spesso un legame diretto con il lavoro minorile o con l’accudimento familiare per le ragazze, ma anche l’impiego nella criminalità organizzata con rischi enormi per chi ne è coinvolto,” ha dichiarato Claudio Tesauro, Presidente di Save the Children Italia. “La qualità del futuro dei minori del Mezzogiorno è un elemento fondamentale per lo sviluppo di tutto il Paese, e per questo auspichiamo uno sforzo straordinario da parte del Governo con nuove iniziative come quella di un utilizzo mirato dei fondi europei. Noi, attraverso Crescere al Sud, siamo impegnati a mettere in comune le migliori esperienze e competenze, per contribuire alla qualità degli interventi in una logica di sostenibilità favorita anche dal coinvolgimento attivo di tutti gi attori della rete.”

“I dati si commentano da soli” ha dichiarato Carlo Borgomeo, Presidente della Fondazione CON IL SUD, che ha aggiunto “Piuttosto bisogna lavorare con continuità e determinazione perché di questi dati ci si ricordi quando si impostano le politiche di sviluppo per il nostro Mezzogiorno. Continuare nell’equivoco e ritenere, nei fatti, che la scuola ed altri servizi sociali primari siano ‘altra cosa’ rispetto allo sviluppo è un gravissimo errore. Il senso del lavoro della Fondazione CON IL SUD e dei tanti soggetti coinvolti nell’attuazione dei progetti è proprio qui: ridefinire la gerarchia delle priorità ponendo al centro il rafforzamento del capitale sociale”.

Tra le prossime iniziative di Crescere al Sud tre appuntamenti di verifica e approfondimento in Puglia (l' 11 e 12 Aprile 2012), Calabria (Giugno 2012) e Sicilia (Ottobre 2102) rispettivamente su contrasto alla povertà, legalità e comunità educante, per porre le basi di proposte di intervento mirate. Tra i suoi primi obiettivi, Crescere al Sud intende promuovere la creazione, nei Comuni ad alta densità criminale di aree ad “alta densità educativa” che, grazie a nuove risorse pubbliche e private, prevedano progetti per l’aumento del tempo scuola, lo sviluppo e la formazione di una coscienza civile, democratica e responsabile fondata sull’educazione ai diritti di cittadinanza, e consentano il potenziamento degli interventi di volontariato.

I promotori di Crescere al Sud sono: AIMMF (Associazione Italiana dei Magistrati per i Minorenni e per la Famiglia), ANPAS (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze), Associazione Culturale Kreattiva, CGD (Coordinamento Genitori Democratici), CISMAI (Coordinamento Italiano dei Servizi contro il Maltrattamento e l’Abuso dell’Infanzia) , Civitas Solis, CNCA (Coordinamento Nazionale delle Comunità d’Accoglienza), CNOAS (Consiglio Nazionale Ordine degli Assistenti Sociali), Cooperativa sociale Iskra , CSI (Centro Sportivo Italiano), Cooperativa sociale Dedalus, E.I.P. Italia – Scuola Strumento di Pace, Fondazione CON IL SUD, Inventare Insieme, Istituto Don Calabria, L'Altra Napoli, L'Orsa Maggiore, Libera, Save the Children, S.I.P. (Società Italiana di Pediatria), UISP (Unione Italiana Sport per Tutti).

NOTE

1) Save the Children – Atlante dell’infanzia (a rischio) 2011
2) A.Marano, I tagli all’assistenza in Italia, Papaer for the Espanet Conference, Milano 29/9/2011
3) Ministero per La Coesione Territoriale
4) Comune di Napoli
Per ulteriori informazioni: www.crescerealsud.it

Ufficio stampa Save the Children Italia 
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