Ogni mese, una media di 60 bambini necessita di cure fuori Gaza, ma le domande vengono respinte o lasciate senza risposta. Nel solo mese di maggio, quasi 100 richieste per bambini presentate alle autorità israeliane, sono state respinte o in sospeso
Questi dati emergono dalla piattaforma di Save the Children lanciata oggi, Child Atlas, per evidenziare la disuguaglianza infantile nel mondo. L’Organizzazione invita i leader riuniti al vertice a New York a mettere al primo posto i diritti dei bambini.
Save the Children chiede alle istituzioni di attivare vere e proprie “aree ad alta densità educativa” nelle zone oggi più deprivate e spesso preda di reti criminali. Per arginare la violenza servono asili nido, mense, scuole, biblioteche, centri sportivi.
Almeno 7,1 milioni di persone, tra cui si stima ci siano 3,3 milioni di bambini, sono attualmente sfollati dalle loro case in tutto il Sudan, un numero che è quasi raddoppiato da quando il devastante conflitto ha spaccato il Paese a metà aprile.
I tagli ai fondi da parte del Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite significano un numero maggiore di bambini affamati e malati. L'Organizzazione invita la Comunità internazionale a rispettare gli obblighi nei confronti del popolo afghano.
L’Organizzazione presenta il Rapporto “Il Mondo in una classe”, al via la campagna e la petizione per chiedere al Parlamento di riformare la legge sulla cittadinanza italiana per i bambini nati o cresciuti in Italia.
L'Organizzazione chiede chiede alla Comunità internazionale di mantenere gli impegni finanziari climatici, comprese le risorse per misure di adattamento e per far fronte a perdite e danni, e far sì che tengano conto dei bisogni dei minori.
L'Organizzazione chiede di rispettare gli obblighi previsti dal diritto internazionale umanitario e dai diritti umani e di garantire che i civili e gli edifici civili utilizzati bambini come case, scuole e ospedali siano protetti dagli attacchi
L’Organizzazione chiede un impegno urgente per sostenere la ripresa del Paese e i bisogni di bambine e bambini colpiti, e ai donatori internazionali di riconoscere economicamente i danni subiti dal Paese a causa della crisi climatica.
L’Organizzazione chiede a tutte le parti di rispettare gli obblighi previsti dal diritto internazionale umanitario e di garantire che i civili e le strutture, in particolare quelle utilizzate dai bambini come case, scuole e ospedali, siano protetti
L’Organizzazione chiede ai leader di eliminare rapidamente l'uso e i sussidi ai combustibili fossili e di frenare il riscaldamento delle temperature per proteggere il futuro dei bambini.
L’Organizzazione chiede alla comunità internazionale di aumentare i finanziamenti e trovare soluzioni collettive per garantire che il cibo e l'assistenza possano arrivare in sicurezza ai bambini e alle loro famiglie in tutto il Paese.
L’Organizzazione chiede alle parti in guerra di dare priorità alla sicurezza dei civili e consentire agli aiuti umanitari di raggiungere tutte le persone che bisognose di aiuto, compresi i 580.000 già sfollati a causa del precedente conflitto.
Si teme che siano oltre 2.000 le persone migranti morte o disperse in mare dall’inizio dell’anno. Una strage evitabile: l’Organizzazione chiede l’attivazione di un sistema coordinato di ricerca e soccorso per salvare vite umane.