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Lampedusa: Triton non può essere l’unica risposta alle morti in mare

“Lampedusa oggi accoglie di nuovo i corpi senza vita di migranti in fuga da guerre, fame, violenze o gravi rischi per la loro vita, morti in mare per il freddo. Le cattive condizioni climatiche invernali non hanno interrotto il flusso degli arrivi via mare, a dimostrazione della mancanza di alterative per chi è costretto, nonostante tutto, a tentare la traversata.” ha dichiarato Raffaela Milano, Direttore Programmi Italia-Europa di Save the Children. “Come Save the Children ha più volte denunciato, la cessazione dell’operazione Mare Nostrum espone a rischi estremi tutti, e in particolare chi è più vulnerabile, come le donne, i bambini e gli adolescenti giovanissimi che sono una presenza costante negli sbarchi: secondo le nostre stime, dall’inizio dell’anno a ieri, su 3.709 migranti sbarcati in Italia, 195 erano donne e 390 minori, di cui 149 accompagnati e 241 non accompagnati.”

“Chiediamo che l’Italia e l’Europa garantiscano il potenziamento del sistema di soccorso in mare al fine di scongiurare nuove tragedie come questa. Triton, così com’è concepito, non può e non deve essere l’unica risposta dell’Italia e dell’Europa a migliaia di bambini, ragazzi e famiglie costrette a fuggire per poter sopravvivere.”      

Per ulteriori informazioni:
Ufficio stampa Save the Children Italia
06-48070081-63;
www.savethechildren.it
ufficiostampa@savethechildren.org