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Minori e mms: il 22% conferma lo scambio di foto personali osée

In riferimento alla vicenda della tredicenne friulana che mandava sue foto osée in cambio di ricariche al cellulare, l’organizzazione rilancia alcuni dei dati che emergono dalla ricerca “Sessualità e Internet: i comportamenti dei teenager italiani ” che ha preso in esame ragazzini e ragazzi dai 12 ai 19 anni.

Secondo l’indagine, resa pubblica in occasione del Safer Internet Day il 9 febbraio scorso da Save the Children e Adiconsum, tra i comportamenti che gli intervistati dichiarano diffusi tra la propria cerchia di amici, lo scambio di immagini o video personali a contenuto sessuale sembra essere un fenomeno piuttosto frequente secondo il 22% degli intervistati[1], percentuale che scende al 17% per i giovanissimi (12-14 anni), ma risale al 25% per i 15-17enni e al 26% per gli over 17.

In particolare il 14% specifica che ciò avviene al fine di ricevere regali come ricariche e ricompense in denaro.

E percentuali significative emergono laddove i ragazzi vengono interpellati sui loro comportamenti e non su quelli degli amici: il 45% dichiara di ricevere messaggi con riferimento al sesso, il 37% dà il suo numero di cellulare online, il 24% riceve immagini o video di persone conosciute solo online seminude o nude, il 19% ammette di avere rapporti intimi con qualcuno conosciuto in rete.
Quanto alla gestione dei propri dati personali, i ragazzi non sembrano curarsi molto di che fine facciano e li consegnano alla rete spesso e facilmente: il 44% degli intervistati dichiara infatti di postare proprie foto e il 34% di pubblicare video su di sé.

“Quello che colpisce è che questi giovani si dichiarano consapevoli dei rischi e dei pericoli nei quali rischiano di incappare”, spiega Valerio Neri, Direttore Generale di Save the Children Italia. “Le molestie via cellulare o e-mail vengono segnalate come un problema all’ordine del giorno da circa un terzo degli intervistati (29%), così come l’alta probabilità - dichiarata dal 37% - di imbattersi in maniaci o squilibrati in caso di scambio di immagini a contenuto sessuale. Tuttavia anche se sono razionalmente consapevoli che prevalgono i rischi (76%) sui vantaggi (7%) questo non sembra essere un deterrente”.

“Il fatto è”, prosegue il Direttore Generale di Save the Children Italia, “che le motivazioni che spingono i ragazzi sembrano essere afferenti più alla sfera dell’autostima e dell’affermazione di sé stessi che il frutto di una valutazione attenta e lucida e questo sembra confermare come l’utilizzo che i ragazzi fanno di Internet e cellulari sia fortemente influenzato dalla sfera delle relazioni e delle emozioni".

“Pertanto”, conclude Valerio Neri, “l’affettività e sessualità, insieme alla percezione del rischio e alla consapevolezza dei pericoli, è un ambito fondamentale sul quale agire in termini di prevenzione quando si parla di sicurezza in rete”.

Per ulteriori informazioni:
Ufficio stampa Save the Children Italia
Tel: 06.48070023-71
press@savethechildren.it
www.savethechildren.it