Con l'escalation del conflitto in Ucraina, bambini e bambine potrebbero essere esposti a notizie, storie o immagini trasmesse dai vari media, che potrebbero suscitare in loro preoccupazione, ansia e paura e che genitori e tutori devono saper affrontare.
L’Organizzazione è presente al confine pronta a distribuire beni essenziali e ad allestire spazi sicuri dove i minori possano giocare, imparare e elaborare il trauma vissuto.
L’Organizzazione ricorda che le scuole devono essere spazi sicuri inviolabili e che la protezione per i bambini e gli insegnanti deve essere garantita anche in tempi di conflitto.
L’Organizzazione oggi aderisce alla Manifestazione contro la guerra per un’Europa di Pace promossa dalla Rete per la Pace e il Disarmo (portavoce disponibili in loco), per chiedere l'immediata cessazione delle ostilità.
L’Organizzazione aderisce alla Manifestazione contro la guerra per un’Europa di Pace indetta per domani alle 10.30 in Piazza Santi Apostoli a Roma e promossa dalla Rete per la Pace e il Disarmo, per chiedere l'immediata cessazione delle ostilità.
L’Organizzazione chiede urgentemente a tutte le parti in conflitto di accettare l'immediata cessazione delle ostilità, per ridurre il rischio per la vita e il benessere dei bambini.
L’Organizzazione chiede a tutte le parti in conflitto l'immediata cessazione delle ostilità. Negli ultimi giorni almeno 100.000 persone, tra cui circa 40.000 minori, sono state costrette ad abbandonare le proprie case nell'est Ucraina.
Save the Children esprime soddisfazione per il varo dei “Ristori Educativi”, nell’ambito del decreto sulle misure urgenti per fronteggiare l’emergenza Covid-19 in discussione ieri alla Commissione Affari Sociali della Camera.
Oltre alle barriere all'istruzione, una ricerca dell’Organizzazione ha rilevato alti livelli di violenza e abusi tra le popolazioni sfollate e rimpatriate. Save the Children chiede ai leader mondiali di aumentare i finanziamenti per il clima.
L’Organizzazione, che sta distribuendo denaro, vestiti invernali e carburante alle famiglie, ha lanciato una petizione per chiedere al Fondo Monetario Internazionale e alla Banca Mondiale di sbloccare i finanziamenti vitali per il Paese.