Save the Children invita i governi ad aumentare gli sforzi per abbattere le barriere che impediscono a bambine, bambini e adolescenti di frequentare le scuole e per garantire che i minori ucraini possano crescere sereni nei Paesi ospitanti.
L’Organizzazione chiede alla comunità internazionale e ai donatori di mettere a disposizione fondi per le famiglie vulnerabili, per l'assistenza ai minori non accompagnati, per la creazione di spazi a misura di bambino e per la gestione dei casi
L’Organizzazione - che lavora in Siria dal 2012, raggiungendo più di tre milioni di bambini - chiede ai leader mondiali riuniti per il vertice COP27, di riconoscere l’impatto dei cambiamenti climatici su sulle comunità e i bambini di tutto il mondo
L’Organizzazione sostiene l’appello degli esperti delle Nazioni Unite al Consiglio per i diritti umani, che chiedono di agire con urgenza nei confronti dell’Iran con riferimento agli eventi accaduti dopo la morte di Mahsa Amini.
Il 15 novembre un evento collaterale sarà organizzato alla Cop27 da Save the Children Italia all’interno del Padiglione italiano per dimostrare come bambine e bambini dovrebbero essere al centro della risposta mondiale alla crisi climatica.
L’Organizzazione chiede ai governi che parteciperanno alla COP27 di sostenere i Paesi maggiormente colpiti dai disastri climatici con risorse nuove e aggiuntive per far fronte alle perdite e ai danni subiti, e ai costi dell'impatto sui bambini.
Il numero di bambini morti a causa della guerra in Yemen è salito a 11 nel mese di ottobre, non ce ne sono stati a settembre. L’Organizzazione esorta le parti in conflitto a impegnarsi nuovamente in un processo di pace.
L’Organizzazione, che lavora in Afghanistan dal 1976, con programmi in nove delle 34 provin-ce e con partner in altre sei province, chiede che i leader internazionali smettano di ignorare questa crisi catastrofica e agiscano prima che molti altri bambini.
I cambiamenti climatici, la mancanza di cibo e di accesso ai servizi sanitari hanno lasciato milioni di bambini in Paesi come Iraq, Libano e Siria in condizioni di salute critiche.
Il rapporto “Generation Hope”, che ha visto la partecipazione di oltre 50mila bambini e adolescenti in 41 Paesi, sarà discusso domani a Roma, nel corso di una tavola rotonda con la partecipazione del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.
Necessaria un’assunzione di responsabilità di Stati membri e istituzioni europee per garantire vie sicure legali di accesso, un meccanismo coordinato di ricerca e soccorso in mare e l’impegno nell’accoglienza e protezione dei più vulnerabili.
Al via la campagna #emergenzafame, per dare cibo terapeutico, acqua e cure mediche a tanti bambini malnutriti. È possibile sostenerla inviando un sms o chiamando da rete fissa il 45533, oppure donando con carta di Credito attraverso il numero 800081818.
Le agenzie umanitarie in Ucraina chiedono il rispetto degli obblighi previsti dal diritto umanitario internazionale e dal diritto internazionale dei diritti umani e per la protezione dei civili e degli obiettivi civili dalle ostilità in corso.