L’Organizzazione - che lavora in Afghanistan dal 1976 e che da settembre 2021 ha raggiunto oltre 3 milioni di persone, tra cui 1,7 milioni di bambini - chiede alla comunità internazionale di fornire gli aiuti umanitari fondamentali per aiutare le famiglie
Al via il progetto per garantire attraverso percorsi di formazione specializzati l’ingresso nel mondo del lavoro di circa 1.600 ragazzi e ragazze che vivono in quartieri con un alto livello di emarginazione sociale e colpiti dalla povertà socio-economica.
Tra quelli intervistati in Italia, il 90% ritiene che gli Stati debbano lavorare insieme per fronteggiare il cambiamento climatico e il 77% ritiene che alcuni Paesi abbiano più responsabilità rispetto ad altri.
Il nuovo obiettivo riflette meglio la portata della devastazione causata dalle inondazioni che hanno sommerso un terzo del Paese e colpito 33 milioni di persone, tra cui 16 milioni di bambini.
Nuovo rapporto dell’Organizzazione che analizza 182 Paesi in base alla vulnerabilità del loro sistema scolastico, ai rischi che minacciano il diritto all'apprendimento dei bambini e alle carenze nella gestione di tali rischi.
Secondo una nuova indagine dell’Organizzazione più della metà delle famiglie funestate dalle alluvioni dorme all'aperto in tende o ripari di fortuna, mentre circa 1 su 6 non ha alcun riparo.
Il numero di richiedenti asilo che dal Libano tentano il pericoloso viaggio attraverso il Mediterraneo è più che raddoppiato nel 2022 per il secondo anno consecutivo.
L’Organizzazione diffonde una nuova ricerca, realizzata attraverso interviste a bambini e ragazzi che hanno perso i propri cari in tenera età a causa delle violenze, per comprendere l'impatto del genocidio su di loro..
L’Organizzazione, che opera in Yemen dal 1963, esorta la comunità internazionale a trattare la questione della petroliera SAFER come un'emergenza internazionale e a sbloccare subito i fondi per evitare che si verifichi un potenziale disastro.
La povertà diffusa, l'aumento del costo della vita, i livelli estremi di violenza, la scarsa produzione agricola, le costose importazioni di cibo e la crescente instabilità politica hanno aggravato l'insicurezza alimentare esistente nel Paese.
238 Organizzazioni della società civile, di 75 Paesi diversi, hanno firmato una lettera aperta in cui esprimono indignazione per l’incredibile aumento della fame e chiedono di agire al più presto chiedono un'azione urgente per salvare vite umane.
L’Organizzazione chiede di potenziare gli interventi di prevenzione e di contrasto alla crisi climatica e predisporre meccanismi di risposta tempestivi a fenomeni climatici estremi causa di devastazione e morte.
Si registra un aumento del 20% rispetto alle previsioni della malnutrizione infantile. Si stima che tra ottobre e dicembre di quest'anno quasi 6,7 milioni di persone - il 41% della popolazione - dovranno combattere contro una diffusa carenza di cibo.