Da settembre l'Organizzazione ha raggiunto 913.000 persone, di cui 508.000 bambini, e fornito aiuti in denaro a più di 155.000 per evitare che ricorrano a misure disperate come rinunciare ai propri figli, sposare le figlie piccole o ridurre i pasti.
Come l’Ucraina, quella della Siria è una delle tante guerre che vede coinvolti oltre 450 milioni di bambini in tutto il mondo. L’Organizzazione chiede a tutte le parti in guerra di porre fine alla violenza per garantire un ambiente sicuro per i bambini.
Due pullman con un team specializzato nella protezione dei bambini e delle famiglie rifugiate hanno trasferito in Italia 21 bambini provenienti da un istituto per minori nei pressi di Kiev e 42 bambini con le mamme, per un totale di 92 persone.
Save the Children è impegnata in Ucraina, Romania e Polonia fornendo aiuti umanitari essenziali ai bambini e alle loro famiglie e protezione in particolare ai bambini più vulnerabili.
Milioni di bambini nel mondo a rischio fame, salute mentale e povertà energetica. Anche in Italia rischia di aumentare il numero di famiglie in difficoltà a causa dell’aumento delle bollette.
L'Organizzazione chiede alle autorità di frontiera e alle organizzazioni umanitarie di mettere in atto misure per cercare di far rimanere i bambini con i genitori o i caregiver e di fornire supporto psicosociale.
L’Organizzazione internazionale e l’Agenzia delle Nazioni Unite distribuiscono beni di prima necessità come cibo, acqua, kit igienici e kit invernali, mascherine FFP2 e gel igienizzante, e condividono informative utili.
L’Organizzazione sta supportando più di 1.000 persone all’interno del Paese, costrette a fuggire dalle loro case. Di queste, circa il 60% sono madri con bambini piccoli e donne incinte.
L’Organizzazione si unirà domani alle migliaia di persone che parteciperanno a Roma alla manifestazione indetta dalla Rete Italiana Pace e Disarmo per chiedere ancora una volta di fermare questo orrendo conflitto.
Secondo Save the Children almeno il 40% dei profughi che hanno raggiunto Romania, Polonia, Moldavia, Ungheria, Slovacchia e Lituania, per mettersi in salvo sono bambini.
Save the Children continua incessantemente a chiedere la cessazione delle ostilità per proteggere i bambini in Ucraina, ma anche per prevenire un aggravamento di quella che è già la peggiore crisi alimentare globale di questo secolo.
Con l'escalation del conflitto in Ucraina, bambini e bambine potrebbero essere esposti a notizie, storie o immagini trasmesse dai vari media, che potrebbero suscitare in loro preoccupazione, ansia e paura e che genitori e tutori devono saper affrontare.