Migliaia di bambini sono senza casa dopo che un terremoto di magnitudo 6,3 ha devastato gran parte della provincia di Herat, nell'Afghanistan occidentale. Più di 2.000 persone sono state uccise o ferite e oltre 9.000 famiglie sono state gravemente colpite
L'Organizzazione lavora con i bambini palestinesi fin dagli anni Cinquanta, con una presenza permanente nei Territori palestinesi occupati (TPO) dal 1973.
L’Organizzazione chiede che tutte le parti in conflitto si astengano da ulteriori violenze e si impegnino a portare avanti un processo politico autentico e significativo per porre fine a questo conflitto e garantire il futuro dei bambini in Siria.
In occasione del 10° anniversario del 3 ottobre 2013 l’Organizzazione partecipa alle attività organizzate sull’isola dal Comitato 3 ottobre con il laboratorio “Il viaggio di Aboubakar” per gli studenti presenti sull'isola in occasione della ricorrenza.
L’Organizzazione chiede la cessazione immediata delle ostilità nella regione e che venga data priorità alla sicurezza e alla protezione dei civili, in particolare minori, in linea con il diritto internazionale umanitario e le regole dei conflitti.
Le Organizzazioni esortano l'Unione Europea e i suoi Stati membri a collaborare per garantire che questi diritti possano essere resi effettivi nella pratica.
L’Organizzazione sottolinea la necessità che le procedure sull’accertamento dell’età non riducano le garanzie in favore dei minorenni e si assicuri una accoglienza per tutti i minori in centri a loro dedicati.
L’Organizzazione interviene come terza parte con un’istanza sulla vulnerabilità specifica dei bambini agli effetti della crisi climatica, volto ad illustrare l’impatto sul loro diritto alla sicurezza, alla salute, all'istruzione e a un futuro prospero
Sviluppare strategie condivise per l’infanzia e l’adolescenza e indirizzare le politiche e gli interventi sul territorio cittadino, grazie allo strumento del child rights assessment analysis, che sarà sviluppato congiuntamente.
Agenzie ONU E Ong, a 20 anni dall’adozione della Direttiva UE, in Italia lanciano la community of practice sul ricongiungimento familiare, una piattaforma online per promuovere e facilitarne l’accesso.
L’Organizzazione presenta il Rapporto “Esperienze, bisogni e aspirazioni di bambini, adolescenti e caregiver sfollati dall'Ucraina” e chiede che i governi ospitanti forniscano un sostegno specializzato alle famiglie di rifugiati a basso reddito.
L’Organizzazione chiede alla comunità internazionale di agire per porre fine alla fame sia in Somalia che nel Corno d’Africa, affrontandone le cause profonde.
Accompagnamento allo studio e invito alla lettura, laboratori artistici, musicali, creativi e di robotica e animazione 2D, promozione di sani stili di vita e attività motorie e sportive, percorsi educativi su cittadinanza attiva, ambiente e territorio.
L’Organizzazione esorta la fine immediata dell'uso della forza contro i bambini da parte delle forze israeliane in linea con gli obblighi di diritto internazionale e chiede un'indagine immediata e indipendente sull'uccisione di tutti i minori.