L'Organizzazione: "Il cessate il fuoco di 5 ore al giorno proposto dalla Russia non è sufficiente, è necessaria l’immediata implementazione della tregua approvata dal Consiglio di Sicurezza dell’Onu”.
A sei mesi dal 25 agosto 2017, data in occasione della quale ha avuto inizio l’escalation di violenza in Myanmar, un nuovo rapporto denuncia le condizioni dei bambini rohingya fuggiti in Bangladesh
Mentre proseguono i bombardamenti dell’area di Ghouta in Siria, l’Organizzazione lancia il nuovo rapporto “Guerra ai bambini”: tra il 2005 e il 2016, oltre 73.000 minori uccisi o mutilati; circa 50.000 costretti a unirsi a gruppi o forze armate
I partner locali di Save the Children riferiscono anche di quattro ospedali colpiti nella giornata di ieri. Nei rifugi sotterranei i bambini sono senza acqua e servizi igienici, esposti al rischio di contrarre malattie.
Save the Children ribadisce che nessuno dei casi di presunte molestie sessuali che sarebbero state commesse da membri dello staff: quelli riportati si riferiscono a comportamenti inappropriati di alcuni membri dello staff nei confronti di colleghi
Nel conflitto brutale esploso nell’area del Kasai nella Repubblica Democratica del Congo tra il 2016 e il 2017 hanno perso la vita più di 3.300 persone e 1,4 milioni, tra cui centinaia di migliaia di bambini, sono state costrette alla fuga.
Migliaia di bambini siriani sono in gravissimo pericolo a causa dell’escalation dei combattimenti nell’enclave sotto il controllo dell’opposizione a Idlib.
Devastanti le conseguenze sulla loro vita e sul loro stesso futuro, oltre ai gravissimi rischi per la loro salute. Se la tendenza non cambierà, entro il 2030 a rischio altre 15 milioni di bambine e ragazze.
Il nuovo rapporto “Dangerous ground” rivela che nel 2017 più di 720.000 siriani sono rientrati in Siria, tuttavia per ogni persona che ritorna nel Paese ci sono 3 persone costrette a fuggire dalle loro case a causa della violenza del conflitto.
Torna il Safer Internet Day (#SID2018), la Giornata mondiale per la sicurezza in Rete istituita e promossa dalla Commissione Europea che, giunta alla sua XV edizione, si celebra quest’anno il 6 febbraio, in contemporanea in oltre 100 nazioni nel mondo.
Alla vigilia del Safer Internet Day, l’Organizzazione lancia l’indagine “Che genere di tecnologie?”, che indaga sulle differenze di genere nei comportamenti e abilità digitali.