Territori palestinesi occupati: 24 bambini uccisi in 3 giorni


Nessun posto è sicuro per i minori dei Territori palestinesi occupati. Sarebbero almeno 24 i bambini uccisi in 3 giorni di violenza nei Territori palestinesi occupati, tra cui 21 avrebbero perso la vita in seguito ad alcuni attacchi aerei a Rafah, e almeno tre bambini sarebbero morti durante raid delle forze israeliane in un campo profughi a Tulkarem in Cisgiordania.

24 bambini uccisi nei Territori palestinesi occupati

Nei Territori palestinesi occupati, gli ultimi giorni sono stati particolarmente drammatici in un contesto già caratterizzato da crescente morte e distruzione. L’escalation di violenza arriva mentre i civili sia a Gaza che in Cisgiordania sono sempre più indifesi, e i bambini vengono uccisi a un ritmo devastante in tutti i Territori palestinesi occupati. Il 2023 è diventato l’anno più letale mai registrato per i bambini palestinesi in Cisgiordania: già a settembre erano 38 i bambini morti. Attualmente, dal settembre 2023, il bilancio sale ad almeno 116 bambini uccisi in Cisgiordania.

A Gaza, intere famiglie vengono sterminate e un numero crescente di persone, compresi i più piccoli, restano senza familiari sopravvissuti.

attacchi in Cisgiordania 

Il 18 aprile sono iniziati gli attacchi nel campo di Nur Shams a Tulkarem, nella Cisgiordania occupata. Questi ultimi scontri hanno provocato la morte di circa 14 palestinesi, tra cui almeno tre bambini, nell’incidente più letale avvenuto nel governatorato in quasi 20 anni.

Secondo l’ONU, le forze israeliane hanno utilizzato missili anticarro, bulldozer corazzati e proiettili veri, ferendo almeno 11 palestinesi e distruggendo edifici. Altre persone hanno sofferto per l’inalazione di gas lacrimogeni. I rapporti parlano di corpi nelle strade e case colpite da esplosioni mentre i droni israeliani volavano sulle abitazioni e veicoli blindati si muovevano attraverso il campo. I residenti hanno riferito di mancanza di elettricità e di cibo in esaurimento senza che nessuno potesse entrare o uscire. Secondo le autorità palestinesi, sono stati distrutti case, negozi, rete elettrica, reti e infrastrutture idriche e fognarie ed è stato riferito che le forze israeliane hanno negato l'accesso ai medici per i feriti.

Nessun posto sicuro per i bambini a Gaza e in Cisgiordania

“Il tasso e la portata della violenza che subiscono i bambini a Gaza non hanno eguali. Allo stesso tempo, anche la situazione in Cisgiordania si sta rapidamente deteriorando, mentre sempre più bambini pagano con la vita il crescente uso della forza. Non c'è nessun posto sicuro a Gaza. Non c'era nessun posto sicuro nemmeno a Tulkarem negli ultimi giorni: alla gente non era permesso di andarsene. La tragica realtà è che i bambini e le famiglie in alcune parti della Cisgiordania, invece di essere protetti, sono messi alle strette dalle operazioni delle forze dell’ordine senza nessun posto dove andare” ha dichiarato Xavier Joubert, Direttore di Save the Children nei Territori palestinesi occupati.

Chiediamo sforzi maggiori per garantire il rispetto e la protezione dei civili in tutti i Territori palestinesi occupati, compreso l’accesso alle cure mediche, in ogni momento. E che le case, le scuole e gli ospedali siano rispettati e protetti.

Forniamo servizi essenziali e sostegno ai bambini palestinesi dal 1953. Il nostro team nei Territori Palestinesi Occupati lavora 24 ore su 24, predisponendo aiuti vitali per sostenere le persone bisognose e per trovare un modo per far arrivare assistenza a Gaza.

Per approfondire, leggi il comunicato stampa

Chi ha letto questo articolo ha visitato anche