Salta al contenuto della pagina

Relazioni istituzionali e advocacy

Bambini, bambine e adolescenti sono vittime particolarmente vulnerabili nelle situazioni di emergenza: i loro diritti rischiano di essere violati, ignorati e sottovalutati in quanto interventi su altri fronti vengono considerati prioritari. Per questo motivo un'adeguata risposta a un'emergenza richiede un'attenta considerazione delle necessità di bambini e adolescenti, attraverso l'applicazione della Convenzione ONU sui Diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza (CRC) in tutte le fasi di prevenzione, risposta e post emergenza. 

Durante le emergenze interveniamo insieme a istituzioni e attori locali, per garantire una risposta più pronta ed efficiente possibile. Un intervento diretto, immediato e in sinergia con le parti coinvolte è reso possibile dall'Accordo quadro con il Dipartimento della Protezione Civile Nazionale (ratificato il 12 novembre 2012, rinnovato nel 2019 e 2023), e dai Protocolli di intesa con le Regioni Lazio (prima edizione 2016, rinnovato poi nel 2019 e successivamente nel 2023), Marche (2018) e Calabria (2018), al fine di svolgere attività di prevenzione dei rischi e di risposta nelle situazioni di emergenza in Italia, indirizzate in particolare a bambini ed adolescenti. 

Il 21 aprile 2023 insieme al Dipartimento della Protezione Civile abbiamo firmato a Roma il rinnovo del Protocollo d’Intesa  per rafforzare la cultura della prevenzione, la tutela e il supporto ai minori nella risposta alle emergenze dovute a calamità naturali e antropiche. In particolare, il protocollo ribadisce la collaborazione nella definizione di linee guida di standard progettuali dei C.F.S (Child Friendly Space), gli appositi spazi dedicati ai bambini e agli adolescenti nelle aree di emergenza.

L’intesa, che ha durata di tre anni, è stata sottoscritta dal Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, e dalla Direttrice dei programmi Italia-Europa di Save the Children Italia, Raffaela Milano, ed è volta a promuovere tra bambini, bambine e adolescenti in Italia la cultura della prevenzione e a garantire a tutti i minori un’adeguata presa in carico nelle fasi di emergenza e in quelle successive. 

Le Linee di indirizzo per i piani d'emergenza individuano 10 azioni da attuare nel momento di strutturazione del Piano Comunale di Emergenza, della sua comunicazione e nella fase di gestione dell'emergenza. Queste sono condivise con gli attori istituzionali (Dipartimento della Protezione Civile, Regioni, Comuni, organizzazioni governative), le associazioni e i volontari coinvolti.

Grottammare: esercitazione di protezione civile

Nel 2016, il Comune di Grottammare, nelle Marche, in collaborazione con la Protezione Civile Regionale e noi, ha testato per la prima volta l’applicazione delle linee di indirizzo adeguando il proprio Piano di Protezione Civile e testandole nell’ambito di un’esercitazione che ha previsto l’evacuazione delle scuole durante la simulazione di un’emergenza terremoto.

A seguire, il Comune di Prato si è impegnato nell’aggiornamento del proprio Piano di Protezione Civile Comunale per renderlo “a misura di bambino”, portando avanti anche dei laboratori rivolti alle classi V della scuola primaria, volti alla conoscenza dei rischi e dei piani di emergenza scolastici. 

Nel 2019, Anche l’Unione dei comuni dell'Empolese Valdelsa ha aderito al progetto “Dalla parte dei bambini” avviando delle sperimentazioni al fine di integrare queste linee guida all’interno del proprio piano. 

Le linee di indirizzo sono state redatte in collaborazione con un  Comitato Scientifico Emergenze composto da professionisti che a vario titolo hanno un’esperienza nell’ambito della gestione e preparazione alle emergenze o su temi legati all’infanzia. Attivato dal 2013, ha avuto una funzione di indirizzo sulle tematiche portate avanti dall’Area Emergenza e un ruolo consultivo fondamentale nello sviluppo delle linee di indirizzo e della proposta di legge sulla sicurezza scolastica. 

Nel 2018 abbiamo promosso la petizione “Scuole antisismiche per tutti i bambini” per chiedere al Governo e al Parlamento scuole antisismiche per tutti, a partire dalle aree a maggiore pericolosità; la verifica degli edifici per mappare i pericoli per ogni singola scuola; percorsi obbligatori di formazione e autoprotezione a scuola per rispondere adeguatamente alle emergenze. Una volta chiusa la petizione, insieme a Cittadinanzattiva, abbiamo formulato un Manifesto in nove punti per chiedere ai parlamentari di tutti gli schieramenti di depositare e discutere in Parlamento una proposta di legge che superasse la frammentazione normativa e garantisse a studenti, personale docente e non docente spazi sicuri e protetti dove poter apprendere o lavorare senza rischiare la propria vita e che sancisse il “diritto alla sicurezza scolastica”. Sulla base di queste indicazioni, il 24 ottobre 2019, è stata depositata alla Camera la Proposta di legge C. 2214, firmata dai parlamentari di maggioranza e opposizione, ora in corso di esame presso la VII Commissione Cultura della Camera.