Respingimenti Libia: Save the Children, la sentenza della Corte Europea sia monito per il Governo per garantire i diritti di chi cerca protezione e in particolare di quelli più vulnerabili, come i minori

Save the Children accoglie con soddisfazione la sentenza della Corte Europea dei Diritti Umani di Strasburgo nel cosiddetto caso Hirsi, che condanna l'Italia in merito ai respingimenti di profughi provenienti dalla Libia verso il paese stesso avvenuti nel maggio 2009.

Tra il 5 maggio e il 7 settembre 2009 sono stati 1.005 i migranti ricondotti in Libia nell’ambito di 8 operazioni effettuate dall’Italia (in particolare, 883 persone attraverso l’attività congiunta libico-italiana e 172 intercettate e riportate in Libia dalle autorità libiche stesse) .

Save the Children sottolinea che un numero non quantificabile di migranti respinti era costituito da minori, come attestato anche da fonti ONU e confermato dal monitoraggio dei flussi migratori arrivati via mare attraverso la frontiera Sud dell’Italia svolto da Save the Children stessa nel periodo immediatamente precedente all’inizio dei respingimenti, che ha riscontrato una presenza significativa e costante di minori. Secondo i dati raccolti dall’Organizzazione i minori stranieri non accompagnati arrivati via mare a Lampedusa da maggio 2008 ad aprile 2009 sono stati infatti 2.191, 314 quelli accompagnati, con una media per sbarco di circa 6 minori e picchi che in alcuni casi hanno raggiunto anche 42 minori su un totale di 234 migranti.

“Save the Children ha ripetutamente condannato le operazioni di respingimento che hanno violato i diritti fondamentali di tutti i migranti coinvolti tra cui anche i minori e infranto il divieto di refoulement,” ha dichiarato Valerio Neri, Direttore Generale di Save the Children Italia.

Non possiamo non ricordare le terribili testimonianze raccolte da Save the Children direttamente dai minori sbarcati a Lampedusa sulle condizioni di estrema deprivazione e violenza vissute nei centri di detenzione in Libia dove, secondo le fonti più accreditate, sono stati condotti i migranti respinti in mare dalle Autorità italiane.”

E’ fondamentale garantire in ogni circostanza un sistema di soccorso, di prima accoglienza e di identificazione dei gruppi vulnerabili che garantisca la tutela dei loro diritti. Auspichiamo che una sentenza così chiara possa determinare una svolta nelle politiche del Governo Italiano in favore della protezione dei minori, in particolare, e delle altre categorie vulnerabili.”

Note:

1) Fonte: Audizione dell’Ambasciatore d’Italia a Tripoli, Francesco Paolo Trupiano, davanti al Comitato Schengen del 13 ottobre 2009. Fonti di stampa non solo confermano tale dato ma, sulla base di una ricerca effettuata su ogni invio, calcolano in 1.329 gli emigranti e rifugiati respinti fra maggio e settembre. Fonte: Redattore Sociale, 16 settembre 2009.
2) UNHCR su rinvio verso la Libia dell’1 luglio 2009 di 81 migranti di cui almeno 6 minori.


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