Summit internazionale diritti dei bambini: i minori siano al centro dell’agenda politica mondiale.
“Il grido di allarme di Papa Francesco oggi, al Summit Internazionale sui diritti dei bambini, è anche il nostro e auspichiamo che il suo messaggio arrivi forte alla comunità internazionale affinché metta in cima all’agenda politica la realizzazione di sistemi di protezione dell’infanzia che garantiscano ai tanti bambini, bambine, ragazzi e ragazze, che vivono in contesti di guerra o colpiti da crisi climatiche, vittime di abusi e sfruttamento, l’accesso ai diritti che spettano loro. Solo così potremo garantire loro una crescita sana, la realizzazione dei loro talenti, l’aspirazione a un futuro libero da violenze, l’ascolto delle loro voci affinché siano agenti di cambiamento e parte attiva della crescita della propria comunità. Perché un mondo che non investe sui bambini, non investe sul proprio futuro” ha dichiarato Daniela Fatarella, Direttrice Generale di Save the Children, in occasione del Summit Internazionale sui diritti dei bambini in corso oggi a Roma e voluto da Papa Francesco.
L’Organizzazione che da oltre 100 anni lotta per salvare le bambine e i bambini a rischio e garantire loro un futuro, sottolinea come circa un miliardo di minori in tutto il mondo ogni anno è colpito dalla violenza, tra cui l’abuso fisico, sessuale, emotivo e l’abbandono[1], 9 milioni sono vittime di matrimoni forzati[2] e 160 milioni tra i 5 e i 17 anni sono coinvolti a livello globale nello sfruttamento lavorativo, di cui quasi la metà, 79 milioni, costretti a svolgere lavori duri e pericolosi. Inoltre, nel 2024, circa 103 milioni di bambini in età scolare, ovvero uno su tre, che vivono in 34 dei Paesi classificati dalla Banca Mondiale come in conflitto o fragili, non hanno avuto accesso all’ istruzione[3], quasi un bambino su cinque (in totale 473 milioni di bambini) nel 2023 viveva in una zona di guerracon unamedia di 31 bambini mutilati o uccisi ogni giorno[4], mentre uno su 50 è stato costretto a fuggire, il doppio rispetto a dieci anni fa[5]. Solo in Italia tra il 2014 e il 2024 sono arrivati via mare, 127.662 minori stranieri non accompagnati (MSNA)[6], sempre più coinvolti nelle migrazioni. Inoltre, nel mondonel 2023, sono nati più di 17.6 milioni di bambini destinati a soffrire la fame, un quinto in più rispetto al 2013, pari a 1 bambino affamato ogni 2 secondi [7]. E la situazione non è del tutto rosea neanche in Italia,dove sono 1 milione 295mila iminori in povertà assoluta- il 13,8% del totale[8] - e circa 200mila di età compresa tra 0 e 5 anni (8,5% del totale) vivono in povertà alimentare[9], ovvero in famiglie che non riescono a garantire almeno un pasto proteico ogni due giorni.
“È trascorso poco più di un secolo da quando Eglantyne Jebb, la fondatrice di Save the Children, ha redatto la Dichiarazione dei diritti del fanciullo, adottata nel 1924 a Ginevra da parte della Società delle Nazioni, un rivoluzionario documento nel quale si affermava per la prima volta l’esistenza di diritti specifici per i più piccoli, da quello all’istruzione, alla protezione, al cibo e alla sicurezza dallo sfruttamento. Nonostante i tanti progressi compiuti nell’ultimo secolo, ancora oggi assistiamo a continue violazioni dei diritti dei minori, mentre le disuguaglianze aumentano e in alcuni contesti le situazioni peggiorano. Abbiamo il dovere, ogni giorno, di mettere i bambini, i loro diritti, le loro speranze, al centro del dibattito internazionale e contribuire ad accendere i riflettori sulla necessità di moltiplicare gli sforzi a tutela dell’infanzia nel mondo” ha concluso Daniela Fatarella.
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[1]Secondo uno studio dell'American Academy of Pediatrics pubblicato nel 2014, un miliardo di bambini, ovvero un bambino su due in tutto il mondo, subisce violenza ogni anno: Prevalenza globale della violenza contro i bambini negli anni passati: una revisione sistematica e stime minime | Pediatria | Accademia americana di pediatria (aap.org) https://publications.aap.org/pediatrics/article-abstract/137/3/e20154079/81439/Global-Prevalence-of-Past-year-Violence-Against?redirectedFrom=fulltext?autologincheck=redirected
[3] Dei Paesi che la Banca Mondiale elenca come in conflitto o fragili, sono 34 quelli inclusi in questa analisi poiché i dati sui bambini che non hanno potuto frequentare la scuola non erano disponibili per Libia, Kosovo, Isole Marshall, Tuvalu e Kiribati.
[4] Rapporto di Save the Children, Stop the War on Children:Pathways to Peace, con un’analisi del Rapporto annuale del Segretario Generale delle Nazioni Unite sui bambini e i conflitti armati del 2024, basata sui dati riportati e verificati nel 2023. L'analisi si basa anche su una precedente mappatura di Save the Children del numero di gravi violazioni nei rapporti sui bambini e i conflitti armati dal 2005 al 2023. A differenza dei rapporti annuali delle Nazioni Unite sui bambini e i conflitti, sono stati inclusi gli episodi accertati di uso militare di ospedali e scuole tra le violazioni gravi degli attacchi a scuole e ospedali, nella somma delle violazioni gravi in ogni contesto di conflitto.
[5] Secondo l’analisi di Save the Children dei dati dell’UNHCR Global Trends | UNHCR
[6] Fonte: elaborazioni Save the Children su dati del Ministero dell’Interno, i dati sugli arrivi sono aggiornati al 5 dicembre 2024
[7] https://www.savethechildren.it/press/malnutrizione-ogni-2-secondi-al-mondo-nasce-un-bambino-destinato-alla-fame-gaza-i-piu-alti
[8] Istat, 2024, LE STATISTICHE DELL’ISTAT SULLA POVERTÀ | ANNO 2023, https://www.istat.it/wp-content/uploads/2024/10/REPORT_POVERTA_2023.pdf
[9] Elaborazione Istat per Save the Children