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Scuole antisismiche in Italia: 3 importanti cose che non sai

Alcuni giorni fa una scuola superiore di Avellino è stata messa sotto sequestro a causa di criticità individuate in due solai della struttura a seguito di tre verifiche dalla Procura.

Andare a scuola è un diritto e un obbligo, ma essere al sicuro è fondamentale, tuttavia migliaia di studenti frequentano scuole potenzialmente pericolose.

Tre cose che non sai sugli edifici scolastici in Italia

  • In Italia non ci sono scuole antisismiche per tutti.

Questo è un dato estremamente allarmante se si considera che in almeno 76 province italiana su 110, vivono 4,5 milioni di alunni fra i 6 e i 16 anni su un territorio che è ad alta o altissima pericolosità sismica.

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  • Una larga parte delle scuole in Italia non è stata sottoposta a verifica di vulnerabilità sismica, nonostante sia obbligatoria.

Per questo è essenziale che il Governo assicuri l’avvio in tempi rapidi della nuova Anagrafe per l’edilizia scolastica. I dati attuali risultano, infatti, scarsamente affidabili per la valutazione della pericolosità, in quanto non aggiornati. La trasparenza è fondamentale per la sicurezza, alle famiglie e al personale scolastico va sempre garantita un’informazione piena e accurata rispetto alle condizioni della scuola.

  • In Italia i percorsi di formazione e autoprotezione durante le emergenze a scuola non sono obbligatori.

I percorsi formativi sulle misure di autoprotezione e le relative esercitazioni, e più in generale sulle tematiche della gestione delle emergenze di diversa natura, dovrebbero, al contrario, essere parte integrante dei curricula scolastici. Oltre a questo, la legislazione deve prevedere modalità di esercitazione e misure di autoprotezione a misura di bambino e rispettose di tutte le vulnerabilità, tra cui la disabilità e la fragilità sociale e culturale.

I momenti di formazione ed esercitazione devono essere concepiti promuovendo sempre la piena partecipazione dei bambini e delle famiglie alla loro pianificazione e attuazione. Per questo i comuni dovrebbero approvare i piani di emergenza comunale, integrandoli con i piani di emergenza delle scuole.