Educazione in emergenza in Cisgiordania

Rana Burqan/ Save the Children

Perché

In Cisgiordania, i bambini e le bambine tra i 6 e i 15 anni vivono quotidianamente le conseguenze dell’occupazione militare, della violenza e dell’instabilità sociale. Sono frequenti le violenze e le vessazioni sulla via per la scuola e all’interno delle scuole stesse da parte dei militari e coloni israeliani nonché l’interruzione scolastiche dovute all’inaccessibilità delle scuole dovute ai checkpoints, la criminalizzazione delle scuole UNWRA, gli sfollamenti forzati e i frequenti scioperi degli insegnanti.

Queste condizioni influenzano negativamente il normale apprendimento dei bambini. Pertanto, molti di loro soffrono gravi lacune nell’apprendimento, soprattutto nelle competenze di base come lettura, scrittura e calcolo. Le condizioni di insicurezza, gli sfollamenti e il disagio psicosociale aumentano il rischio di abbandono scolastico e compromettono lo sviluppo sereno dei minori. L’accesso a un’istruzione inclusiva, sicura e di qualità è una priorità urgente, soprattutto nelle aree più colpite come Jenin, Nablus, Tulkarm e Tubas.

Che cosa

Il progetto intende migliorare i risultati scolastici e il benessere psicosociale di 2.500 bambini e bambine attraverso un programma di istruzione di recupero. Verranno rafforzate le competenze di alfabetizzazione, matematica e apprendimento socio-emotivo, con un approccio inclusivo e sensibile al genere.

Il progetto coinvolge genitori, insegnanti, operatori delle organizzazioni comunitarie e studenti universitari per creare un ambiente educativo sicuro e olistico, capace di sostenere anche i bambini con disabilità. Sarà inoltre istituito un Consiglio consultivo per l’infanzia per promuovere la partecipazione attiva dei minori nei processi decisionali che li riguardano.

Attività principali

  • Realizzare sessioni di recupero scolastico 1:1 e di gruppo in lettura, scrittura, matematica e abilità socio-emotive
  • Formare insegnanti e facilitatori su metodologie inclusive, centrate sul bambino e sensibili al genere
  • Organizzare sessioni con genitori e caregiver (compresi uomini) per rafforzare il ruolo educativo in ambito domestico
  • Fornire formazione e supporto agli studenti universitari per attività di tutoring e sostegno personalizzato
  • Rafforzare le capacità delle organizzazioni locali (CBO) e dei partner attraverso percorsi di formazione
  • Promuovere la partecipazione dei bambini attraverso la creazione di un Consiglio consultivo dell’infanzia e attività di advocacy
  • Condurre workshop su trasparenza, governance e protezione dell’infanzia rivolti allo staff dei partner