Emergenza Myanmar
Save the Children
Il 28 marzo, un devastante terremoto ha colpito il Myanmar coinvolgendo più di 17 milioni di persone, circa 6,3 milioni hanno bisogno urgente di aiuto.
Molti bambini hanno perso la casa, l’accesso alla scuola, ai servizi sanitari e all’acqua pulita. Sono esposti a malattie, traumi psicologici e il rischio di sfruttamento è altissimo. Le strutture mediche sono danneggiate o sovraccariche, c’è carenza di cibo, elettricità e beni di prima necessità.
Prima del sisma, il Paese affrontava già una grave crisi umanitaria legata a conflitti interni e povertà. Ora, con quasi 200.000 persone sfollate, oltre 1,1 milioni di bambini sono in pericolo. Serve un aiuto immediato per evitare che la situazione precipiti. In catastrofi come questa i bambini sono sempre i più vulnerabili e hanno bisogno di protezione e aiuto immediato.
Siamo presenti in Myanmar da oltre 30 anni. I nostri operatori si stanno muovendo rapidamente per rispondere all’emergenza con aiuti salvavita. Il tempo è essenziale.
Cosa sta accadendo?
Save the Children ha raggiunto oltre 84.000 persone, tra cui più di 25.000 bambini, portando aiuto nelle aree più colpite. Abbiamo sul campo quasi 10 squadre e collaboriamo con 6 partner locali per rispondere in modo rapido ed efficace ai bisogni più urgenti delle famiglie.
Abbiamo distribuito cibo, acqua potabile, kit igienici, tende e coperte. Più di 22.000 persone hanno ricevuto cibo, 10.000 famiglie hanno ricevuto kit di emergenza e 600 rifugi sono già stati installati. Stiamo inoltre fornendo assistenza in denaro a oltre 15.000 persone per permettere loro di acquistare ciò di cui hanno più bisogno.
Per i bambini, stiamo creando spazi sicuri dove possano giocare e ricevere supporto emotivo. Offriamo cure mediche di emergenza, supporto nutrizionale per bambini malnutriti e diffusione di messaggi su igiene e prevenzione. Solo con il sostegno dei nostri sostenitori possiamo continuare a salvare vite e ricostruire il futuro dei bambini in Myanmar.
Jeremy Stoner, Direttore regionale ad interim per l’Asia di Save the Children, ha dichiarato:
“È fondamentale che i bambini vengano considerati prioritari in qualsiasi risposta, poiché potrebbero trovarsi per la prima volta a vivere un disastro naturale di questa portata, affrontando traumi dovuti alla perdita o alla separazione dai genitori e dalle famiglie. Anni di esperienza nelle emergenze ci insegnano che avranno immediatamente bisogno di un rifugio e di essere protetti. Stiamo facendo il massimo sforzo per soddisfare le esigenze dei bambini e delle loro famiglie colpite dal terremoto di oggi".
Resta aggiornato sulla situazione delle bambine e bambini in Myanmar.
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